Montare una forcella su un telaio nuovo

Ben ritrovati nell’angolo del Tech Corner.
Dunque, naturalmente per assemblare un telaio , non basta montare la  trasmissione , ma dobbiamo dare anche un cenno al montaggio assemblaggio  della forcella, la quale implica il montaggio della serie sterzo ,  oltretutto vi alloggiano obbligatoriamente freni e comandi . Per tale  motivo si rende necessario menzionarla.
La forcella che assembleremo è una Magura Durin 100R.
Il telaio Scott premium ha una serie sterzo conificata 1,1/8″ parte  superiore, 1,5 ” parte inferiore, per questo la casa consegna insieme al  telaio, come penso altre case , tutto il necessario per montare  entrambe le forcelle , cioè la conificata e la standard.
Iniziamo , guardando insieme gli accessori consegnati con il telaio:
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Partendo dall’alto a sinistra notiamo:
Ralla conica da 1,5″ pollici, ralla conica da 1,1/8″ (riduzione per  forcelle standard), tappo superiore di chiusura, cuscinetto da 1,5  pollici (down) cuscinetto da 1 ,1/8″ (up) e cono di centraggio cannotto  cuscinetto.
Possedendo una forcella da 1,1/8″ scegliamo la versione della ralla che riduce da 1,5″ a 1,1/8″ e inseriamola nella forcella.
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Molte volte mi sono ritrovato in  delle discussioni sul come fare a  spingere o innestare una ralla dentro la forcella perfettamente in piano  e noi naturalmente lo abbiamo documentato  in maniera precisa in modo  da rendervi la vita più facile possibile.
L’utensile che adotteremo è un semplice tubo di alluminio con  diametro interno 30mm(cannotto da 1,1/8″28,575mm) che ho reperito in un  officina meccanica di un caro amico e cliente che saluto e ringrazio  cordialmente. Inseriamo la ralla conica nel cannotto della forcella, la  quale, se il cannotto è ben fatto, entra per circa 3 /4 mm in una  imboccatura appositamente realizzata, per servire da guida sicura  all’inserimento, in quanto, se fosse precisa fin dall’inizio  dell’innesto, sarebbe facile inserirla fuori squadra.
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A questo punto entra in gioco il tubo di alluminio, appropriatamente  preparato e tornito nella parte dove andrà in contatto con la ralla,  creando uno smusso tale da non rovinare la parte conica che poggia sul  cuscinetto.
Attenzione: non usate tubi segati manualmente o non intestati, il lavoro potrebbe non riuscire in maniera perfetta:
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Dunque dopo aver posizionato la ralla, leggermente ingrassata e fatta  penetrare per quanto possibile, intubiamo il cannotto ed usiamo il  nostro utensile come percussore, per inserirla correttamente e  velocemente fino in battuta  nella propria sede.
Dando due colpi ben assestati la ralla scende che è un piacere senza possibilità di alcun errore:
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Previo  procedere al montaggio dei cuscinetti , un’altro accessorio  da prendere in considerazione è il ragnetto o l’expander, ed è di  quest’ultimo che parleremo visto che lo abbiamo a disposizione.  L’expander è costituito da 3 organi meccanici che vediamo in dettaglio:
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I tre particolari constano in un cono di tiraggio , primo a sinistra,  una bussola di alloggio cono ad espansione,  parte centrale, ed una  vite a coppa di tiraggio del sistema con tesa di battuta  tubo forcella,  la quale ha, realizzato al proprio interno, una brocciatura cava  esagona da 8mm con  foro concentrico di 6 MA . Assemblando i tre  componenti , ne deriva un meccanismo tale, che inserito dentro il  cannotto,  ruotando la coppa superiore, si autobloccherà aderendo alle  pareti del tubo , consentendo all’utente di poter serrare, a mezzo vite  di tiraggio, il sistema cuscinetti  in registrazione.
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Procedendo con l’assemblaggio, notiamo che la parte da lubrificare  non è la parte esterna , dove deve fare presa la bussola d’ espansione,  ma bensì la superficie del cono e la filettatura della coppa, che dovrà  scorrere in trazione espandendo la bussola. Questo perchè se ingrassiamo  la parte esterna, tenderebbe a scivolare e ruotare dentro il tubo,  senza nessun effetto bloccante:
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Nell’Expander preso in considerazione manca un accessorio importante,  un piccolo Oring che solitamente resede nella gola che si nota nella  bussola ad espansione. Se tale componente è presente, il lavoro di  anti scivolamento e successivo serraggio diventa abbastanza semplice, in  quanto la gomma friziona sul metallo e ci permette di ruotare la vite  superiore. [B]Se come nel nostro caso l’oring risulta mancante oppure si rompe[/B],  allora dobbiamo far espandere leggermente la bussola prima di inserirla  , dopo di che , portata in battuta con un mazzolino in plastica la si  blocca con facilità:
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Il posizionamento del ragno invece costa un pò di tempo in più , in  quanto bisogna costruire una piccola attrezzatura di tiraggio.  L’attrezzatura consiste in una barra filettata da 6 MA sufficientemente  lunga da eccedere il tubo cannotto, il tanto da permetterci, avvitandola  da sotto, di inserire una rondella abbastanza grande che faccia da  battuta,  ed un dado di tiraggio. Posizionando il ragno in testa al  tubo, inserendo dalla parte sottostante la barra filettata, inserendo la  rondella che faccia da battuta sulla testa della forcella, avvitando il  dado faremo penetrare all’interno del cannotto il ragnetto a nostra  discrezione.
[B]Montaggio calotte 1,1/8″- 1,1/2″[/B]:
Naturalmente , ogni serie sterzo semintegrata necessita anche del montaggio delle calotte , che deve essere fatto con apposita pressa.
La pressa consta in un albero filettato in senso destrorso da un lato e sinistrorso dall’altro dove alloggiano speciali battute atte ad adattarsi ad ogni tipo di calotta. Vedremo come sia stato necessario procedere per la versione da 1,1/2″ che va oltre la dimensione normale dell’attrezzatura.
Ecco come procedere passo passo:
Il telaio si presenta nel seguente modo nella parte da 1,1/8″:
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e così nella parte da 1,1/2″:
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Procediamo inserendo più possibile la calotta superiore , che essendo più piccola tende meno a soquadrare e , posizioniamo nell’attrezzatura anche la calotta da 1,1/2″. Essendo il tassello di spinta più piccolo del foro della calotta da 1.1/2″, usiamo per pressare la riduzione che viene consegnata per le forcelle da 1,1/8″, che è diametralmente giusta per alloggiare nella calotta, ed ha un foro consono all’attrezzatura, in più è abbastanza robusta per non flettere durante la spinta assiale:
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Assembliamo adesso anche la parte superiore dell’attrezzatura , che come potete osservare ha anche, sopra il tassello, un cuscinetto reggispinta, in maniera da pressare senza far ruotare il tassello stesso:
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Iniziamo a pressare,  avvitando il maniglione superiore, mentre automaticamente per effetto della filettatura sinistrorsa sotto viene tirato il meccanismo . Il risultato che otteniamo è un perfetto fittaggio della calotta:
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Osservando la parte inferiore noteremo che la parte diametralmente più grande , con maggiore attrito , penetra in maniera differente, ma molto lentamente procediamo fino a portarla il battuta:
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Riepilogando, posizionato l’Expander montato le calotte e posizionata la ralla in sede ,  prendiamo in esame il cuscinetto da 1,5″, lubrificandolo bene con del  grasso che sia adatto a sopportare umidità:
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Posizioniamolo in sede come nella foto sottostante. Il cuscinetto  deve entrare relativamente forzato , non deve soquadrare, e deve andare  bene in tangenza con la calotta montata sul telaio. In battuta perchè  altrimenti la serie sterzo una volta registrata, con un ipotetico  assestamento del cuscinetto , riprende giochi anomali che ci porteremmo  per tutta l’uscita , se non si dispone immediatamente di una chiave a  brugola per registrarla. Ciò vale anche per la ralla conica  precedentemente inserita a forza , urti e sollecitazioni portano la  ralla in battuta definitiva , se non fatto prima , con conseguente  allentamento della serie sterzo.
I cuscinetti hanno doppia conicità esterna ed interna. Questo serve  nella parte esterna a farli ben centrare sia con la calotta posta sul  telaio che ha lo stesso cono rovesciato, dunque centratura perfetta a  giochi zero, in quanto un accoppiamento conico non gioca mai, mentre  nella parte interna ad alloggiare e perfettamente centrare la ralla  conica alloggiata a forza nel cannotto. Il sistema in questione ,  consente una presa e precisione  anche nella parte superiore , perchè il  cono spaccato che insieme al tappo comprime assialmente, si chiude ad  una alta pressione sul cannotto cilindrico lavorando e agendo proprio  sulla conicità interna del cuscinetto , il quale a sua volta aderisce  perfettamente al cono della calotta posta sul telaio:
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Una volta inserito il cuscinetto inferiore inseriamo con lo stesso concetto il superiore:
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Inseriamo la forcella o meglio il cannotto dentro la sede e posizioniamo anche il cono di centraggio sullo stesso:
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In ordine posizioniamo tappo superiore di chiusura , spessori di registrazione altezza attacco manubrio e attacco manubrio:
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Qualora avessimo , come nel mio caso, un eccedenza del tubo oltre  l’attacco , sopra, posizioniamo degli spessori in maniera da creare il  tiraggio necessario per impacchettare il sistema (minimo 3 mm):
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Agendo sul tappo superiore con vite da M6 che impana nel ragno o  expander posizionato all’interno del cannotto forcella, registriamola  ruotandola con la mano sinistra e agendo contemporaneamente sulla vite  superiore fino a sentire un certo indurimento del sistema.
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A quel punto si svita leggermente la vite superiore , sulla quale  abbiamo agito per registrare , fino a che il sitema torni fluido nella  rotazione . Con questa tecnica si riduce la tempistica di registrazione e  abbiamo la sicurezza di aver perfettamente registrato lo spallamento  dei due cuscinetti conici. Un’altra cosa da osservare e il filo  inferiore che la ralla conica inserita a forza nella forcella deve fare  con la calotta posta nel telaio.Tale condizione indica il posizionamento  corretto del cuscinetto inferiore ed evita sopratutto intrusione di  sporcizia:
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La forcella è montata , manca solamente il comando del DLO+ o Pop  Lock, organo che serve per bloccare e sbloccare la forcella a proprio  piacimento comodamente dalla guida.
Montiamolo sulla piega e prendiamo la giusta misura della guaina, dove alloggerà il cavo di trazione per il bloccaggio:
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Osservando il comando di attuazione, notiamo che possiede una vite in  alluminio con testa abbastanza pronunciata, che permette di inclinarlo a  piacere e montarlo sia destro che sinistro. Procediamo a tarare la  lunghezza della guaina tagliandola a misura facendola alloggiare  nell’apposita sede realizzata nella forcella, ricordandovi che essa  ruota insieme alla forcella e non risente di eventuali tensioni dovute  ai possibili angoli dello sterzo:
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Una volta realizzata passiamo al suo interno il cavetto di attuazione  facendolo attraversare i passaggi naturali creati nella forcella:
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Blocchiamolo alla carrucola di attuazione a mezzo di apposita vite e  obliteriamolo alla giusta lunghezza in maniera da farlo nascondere  dentro alla carrucola stessa,facendolo passare dalla gola ricavata in  essa e avvolgendolo al suo interno:
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Chiudiamo poi con l’apposito tappo anti sporcizia:
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La nostra forcella è pronta per l’uso , naturalmente da tarare a vostro piacimento, ma sicuramente ben assemblata.
Come sempre siamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e domanda.
SCR1 Daniele B.

per ogni eventuale chiarimento e domanda. SCR1 Daniele B.

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