Perché Koretkzy era fuori di sè ai mondiali xc

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Dopo le varie polemiche prima della gara di XC dei campionati del mondo di Glasgow è arrivato il titolo per Tom Pidcock, ma chiaramente non è passata inosservata la reazione di Victor Koretzky al suo passaggio finale sul traguardo, quando il francese ha fatto un gesto dell’ombrello.



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Dopo un primo momento in cui molti si chiedevano a chi fosse rivolto è stato lo stesso Koretzky ha spiegarlo in un’intervista a caldo a L’Équipe:

Non è affatto giusto, è disgustoso, non c’è altra parola per definirlo.
È come se io andassi a correre su strada e mi avessero permesso di partire con cinque chilometri di vantaggio sul resto del gruppo.
Perché lui e non gli altri? Sono deluso, ho dimostrato di essere quasi forte quanto lui (
Pidcock -ndr-), ma lo sforzo che ho dovuto fare all’inizio della corsa (per rimontare -ndr-) è quello che non ho potuto fare alla fine. La situazione ha raggiunto un livello disgustoso. Penso che tutti possano vedere il problema. Quando lui è andato davanti si andava più veloci proprio perché era davanti, ma se fosse partito dietro le cose sarebbero potute andare diversamente. Allo Start-Loop lui era cinque o sei posizioni davanti a me, sono le due linee che ci separano, e sono proprio quei 15 secondi che mi sono mancati per quasi tutta la gara per andare a prenderlo. Non è normale, non è giusto. L’UCI deve davvero porsi delle domande. Tutti noi lottiamo tutto l’anno per allenarci, per progredire e poi non partiamo tutti sullo stesso piano.
Durante la mia gara non ci pensavo, ero in gara e non ci pensavo. Il mio obiettivo era fare del mio meglio. Se fossi stato davanti avrei potuto temporeggiare un po’ come hanno fatto loro, mentre io sono stato al gancio tutta la gara. Non sono lontano da una medaglia. Ma non c’è niente da fare.

 

Commenti

  1. bughy1978:

    ...ma per arrivare primo in XC devi anche partire davanti, per partire davanti devi gareggiare tutto l'anno, correndo tutto l'anno non fai strada...
    Questo è il tuo punto di vista.
    Io non sono di questa idea. Se uno è oggettivamente all'altezza di partire nei primi 40 (non 4.... 40) e il punteggio uci strada o cx credo sia un criterio oggettivo, perchè non farlo partire?
    Anche se con tempistiche a dir poco discutibili UCI secondo me ha fatto una modifica al regolamento ragionevole
  2. Vinan:

    Secondo me. Le gare in linea su strada sono completamente diverse rispetto al cross country. Infatti conta la squadra e saper stare in gruppo. Se un atleta partisse da solo con 10 km di vantaggio su un fiandre, non avrebbe molte possibilità di arrivare, a meno che si fermi ad aspettare il gruppo. In xc conta partire davanti perché, a correre, sei da solo. Non hai bisogno di stare coperto per poi attaccare nell'ultime decine di km dall'arrivo. Se parti trentesimo in XC avrai 20 atleti da superare che si faranno in quattro per non permettertelo, scegliendo le traiettorie migliori e obbligandoti su quelle difficili e faticose. Dopo 10 sparate sarai sfatto e perderai secondi su secondi per recuperare fiato, forza e morale. Intanto i primi 5 fanno il loro ritmo, scendono in sicurezza e accumulano vantaggio. Alla fine chi più ne ha vince. Non saprei giudicare le qualità di Koretzky e confrontarla con gli altri. Ma, arrivare quarto con una quarantina di secondi, partendo dalle seconde file, non credo sia un brutto risultato. La delusione di chi si allena un anno intero va compresa. Chi fa gare xc sa quanto sia importante stare davanti alla partenza è che 43 sec al termine di una gara sono veramente pochi. Insomma chiedere a Nino e agli altri di correre il fiandre al pari di Van der Poel è come pretendere che un Philpsen o un Gaviria arrivino con Vingegaard e Pogachar in cima al Mount Ventoux.
    Sono perfettamente d'accordo con te, ma è lui medesimo che sembrerebbe aver detto tale eresia... Ti riporto quanto dice l'articolo e credo che concorderemo entrambi sul fatto che abbia detto una megastrunzata...

    "È come se io andassi a correre su strada e mi avessero permesso di partire con cinque chilometri di vantaggio sul resto del gruppo."
  3. jajamtb:

    Sono perfettamente d'accordo con te, ma è lui medesimo che sembrerebbe aver detto tale eresia... Ti riporto quanto dice l'articolo e credo che concorderemo entrambi sul fatto che abbia detto una megastrunzata...

    "È come se io andassi a correre su strada e mi avessero permesso di partire con cinque chilometri di vantaggio sul resto del gruppo."
    Possiamo discutere sui pro e contro, sia a livello sportivo che mediatico, di facilitare la partecipazione degli stradisti più forti ai mondiali di mtb (ripeto, non ne vedo molti per cui la sensazione della legge ad personam è forte, ma tant'è). Ma partire molto più avanti è effettivamente un grosso vantaggio sia nel cross country che nel ciclocross, e non a caso infatti gli atleti partono in base al ranking: per cui possiamo parlare al massimo di iperbole ma non certo di "megastronzata".
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