Razzi e piume: come il settore ciclo tenta di uscire dalla crisi

141

Razzi e piume è un modo di dire degli economisti che descrive come i prezzi salgano veloci come dei razzi nel caso di aumenti dei costi delle materie prime/produzione e scendano lenti come delle piume quando i costi scendono. Un esempio su tutti: il prezzo della benzina, sempre prontissimo a salire ma non altrettanto a scendere.

La pandemia ha fatto salire i costi di produzione di tutto il settore ciclo per una serie di fattori che abbiamo discusso ampiamente in diversi articoli durante gli ultimi tre anni. I prezzi al consumatore sono cresciuti esponenzialmente, ben oltre l’aumento dei costi effettivi di un prodotto. Visto che la domanda era più alta dell’offerta, non c’era di che sorprendersi, anche se questo alla lunga ha comportato un allontanamento dei consumatori di cui vi parlerò più sotto.



.

Ora questi costi sono tornati al livello pre-2020, in particolare quelli di spedizione, visto che i prezzi dei container usati per spostare la merce sono crollati rispetto al 2021. In teoria i prezzi dovrebbero scendere, ma a guardare gli annunci di nuovi prodotti, sembra che la famosa piuma non abbia intenzione di muoversi verso il basso. Il motivo va trovato nel fatto che i marchi hanno paura di trovarsi spiazzati nel caso il mercato riprenda a muoversi, e con lui le vendite. Nessuno vuole avere dei margini ridotti se la festa ricomincia.

Quindi ecco prezzi di listino molto alti, accompagnati da sconti altrettanto elevati. Si fa presto a togliere uno sconto, non altrettanto ad alzare un prezzo di listino, anche perché nel caso della distribuzione tradizionale che passa per i negozi, questi compreranno la merce ad un certo prezzo ad inizio stagione, ed un eventuale innalzamento dei prezzi stessi arriverà nelle tasche delle aziende solo al successivo giro di vendite. Insomma, si sta aspettando che la tempesta passi, senza una strategia solida per riavvicinare i clienti alle due ruote.

Dunque eccoci a noi, i cari consumatori che pagano. Dopo anni di prezzi assurdi, in tanti hanno smesso di cercare biciclette. Pensate al neofita che vuole avvicinarsi al mondo bici. Entra in negozio, vede i prezzi delle bici di bassa/media gamma, gli si rizzano i capelli in testa, gira i tacchi e va a fare altro. Si può dare la colpa all’inflazione (che il settore ciclo ha contribuito ad alzare), agli stipendi stagnanti o alla voglia di andare al mare, ma è inutile nascondersi dietro ad un dito: l’avidità ha contribuito a portare il settore ciclo nella miseria in cui si trova adesso, unita alla completa mancanza di una seria analisi del mercato.

Fino a novembre 2022 sentivo previsioni di grossi marchi completamente staccate dalla realtà. Se uno osava mettere in dubbio tali previsioni fondate solo sul whishful thinking, veniva tacciato di eresia. E allora vai di ordini enormi, che hanno portato al riempimento di magazzini che si stanno svuotando esattamente come la famosa piuma di inizio articolo. Piuma che è ferma lì, a mezz’aria, e che sta ancora aspettando la primavera 2023 che avrebbe dovuto risolvere il problema.

Vediamo chi resiste fin quando la piuma tocca terra.

Commenti

  1. ant:

    Solo in parte. Chi lavora bene ha agende piene per anni.

    Qui invece bisognerebbe aprire un capitolo sul costo del lavoro: praticamente nessuno di questi che hanno agende piene per anni si espande oltre la dimensione artigianale: 2-3 dipendenti max.
    Oltre il gioco non vale la candela (devi cominciare ad avere una sede seria, due impiegati amministrativi ecc.).

    Eppure molti di questi soggetti sono così (ho un buco fra 6 mesi ma solo se è un lavoro veloce) da quando li conosco, tipo 20 anni...
    PS gestisco lavori e appalti di mestiere.
    Anche perchè una ditta individuale se non lavora mai con partecipate o enti pubblici è semplice da gestire e il nero è ancora parte integrante
    In qualsiasi buco ci butti dentro le masserizie e i materiali senza problemi non ti controlla nessuno ...
    Mentre un srl o un spa ha un sistema di gestione dipendenti e sicurezza 100 volte più complicato e l'amministratore ha il suo da fare come responsabile di ogni dove ,poi ci vogliono figure specifiche per gestire ogni cosa
    i costi lievitano e i margini sono veramente sottili
    Prova ad avere 4 cose a magazzino non caricate ...
  2. fafnir:

    Scusa ma lo dici per esperienza? Hai ragione non è paragonabile ad una sworks, le MTB sono i mezzi più inaffidabili che chiunque possa acquistare.
    Ho visto quella di un amico letteralmente cadere a pezzi in 1 anno di utilizzo, con problemi di freni, sospensioni, crepe sul telaietto posteriore, plastiche perse per strada... e prima usava un Transalp di 20anni senza problemi. Un altro ha scoppiato il motore (guarnizione di testa andata e relativo trafilaggio liquido) in vacanza con passeggero... Il terzo che conosco è felicissimo, ma prima aveva uno Scarabeo200 e la usa nello stesso modo. Io l'ho solo provata per qualche minuto ed è piacevole da guidare ma è un giocattolo di plastica e ''ferro''.
    fafnir:

    Il rapporto rotture/km è irraggiungibile e soprattutto impensabile per qualunque moto tranne forse le Motard spinte da gara
    Su queste posso riportarti esperienze dirette e... sì, sono peggio delle MTB (e di qualsiasi altro mezzo prodotto dall'uomo):pirletto::pirletto::pirletto:
  3. ant:

    a parte l'usato (che condivido, ad aver voglia di sfrucugliare i mercatini si trovano delle cose ottime) sul nuovo però ha ragione @VINS61 : se vuoi una bici pedalabile veramente (quindi sotto i 14, meglio sotto i 13) devi andare su cifre importanti. sopra i 7K di sicuro.

    Dalla descrizione del suo uso parla di enduro ma in realtà mi sembra più AM. uno che quando esce fa almeno 1500/2000+ immagino che sia uno che esce "brillante" (altrimenti non avrebbe una spark) quindi di una bici da 15kg non sa che farsene.
    In realtà il problema è che questi lestofanti di giovani che fanno i sentieri in discesa(difficili) non pensano agli anziani scassati come me
    che dovrebbero salire con un XC e scendere con una DH con le rotelle e le protezioni da motocross
    Ecco che nasce l'esigenza della bici impossibile ,enduro leggera e pedalabile (magari che va anche forte) :pirletto: :smile: :smile: :smile:
    Comunque la media delle salite per uscita è 1240 D+ (non esageriamo con i meriti):loll: ovvio non parliamo di: in quanto tempo
    Si la Spark se la cava bene mi porta giù volentieri e pensa quasi a tutto lei per tenermi in piedi ,ma un giorno dei giovani mi han fatto provare le loro (ci siamo scambiati le bici) mi sono reso conto che non capisco un caxxo di bici :freeride:
    però però ho buona volontà di imparare , più che altro capire che cosa mi andrebbe meglio ,ma credo che alla fine prenderò 2 bici AM e quella che ho .
    Anche se in montagna quando la metti in spalla il peso conta ,infatti ultimamente son sceso da 80 kg a 77 fissi la sera dopo cena pesato
    altro che carbonio :smile::smile:- carbo_idrati
Storia precedente

Nuova Rock Shox SID

Storia successiva

Focus Italia presenta Ride Forever: valore infinito alla tua bicicletta

Gli ultimi articoli in Report e interviste

L’effetto Rapha

Se penso al marchio che più ha rivoluzionato il mercato della bici negli ultimi 20 anni…