[Test] Scarpe Bontrager Rally Mountain

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In agosto Bontrager ha presentato le scarpe Rally Mountain, una versione clipless delle loro scarpe per flat Flatline con alcune differenze per quanto riguarda la suola ma con la stessa forma e le stesse feature. Il brand di Trek ci ha inviato un paio di queste nuove scarpe ancora prima che fossero presentate quindi ho avuto tempo a sufficienza per un test approfondito.


Dettagli

  • Tomaia in robusta pelle sintetica
  • Rinforzo anti-abrasione su punta e tallone
  • Punta dalla forma rinforzata per proteggere le dita
  • Intersuola in EVA per assorbire gli urti
  • Fascia con velcro per tenere in posizione il piede
  • Compatibile con tutte le tacchette a 2 viti
  • Taglie da 37 a 48
  • 3 colorazioni
  • 884 grammi la coppia verificati in taglia 45
  • €149,99

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Come le Flatline, le scarpe offrono una buona imbottitura intorno alla caviglia senza alcun punto critico dove calzano male ma occorre considerare che le Rally non hanno un feeling rigido alla caviglia come uno “scarpone da snowboard” bensì risultano leggermente meno strutturate rispetto ad altre opzioni sul mercato.

I lacci piatti con la sede dalla forma corrispondente fanno in modo che questi non si attorciglino su loro stessi. La lingua è imbottita a sufficienza, tanto che non si avverte la stretta dei lacci anche quando si stringono forte.

La punta ha un rinforzo tipo “antirombo”, ruvido e simile a un abrasivo, robusto e durevole e protegge le dita dai colpi.

Sulla suola, sia la punta che il tallone hanno un disegno in stile “maglia di Charlie Brown” che migliora la tenuta quando si cammina sul ripido.

Dato che le Rally nascono per soddisfare l’intero range dal trail alla DH, la sede delle tacchette è posizionata ben arretrata e con una lunghezza di 35mm offre un ampio range di regolazione.

A differenza delle Flatline, non c’è un elastico dedicato a mantenere i lacci che si possono fissare sotto alla larga fascia a strap che corre sul collo del piede, indispensabile per le scarpe clipless.

La suola delle scarpe Rally Mountain: se avete familiarità con le Flatline, noterete la lampante somiglianza.

Ultima ma non ultima l’intersuola EVA, adottata per assorbire gli urti. Nella foto inoltre vediamo la medesima protezione della punta disposta anche sul tallone per aumentarne la robustezza.

Sul campo

Utilizzavo le Giro Chamber II prima di testare le Rally e ne ero soddisfatto, eccetto per il fatto che non erano il massimo quando si trattava di camminare. A confronto le Rally Mountain hanno una suola più flessibile e questo dettaglio, unito alla mescola più morbida della suola, è la ragione della sua superiorità nel camminare sia in termini di grip che di comfort. Andando a scattare foto in bici e facendo manutenzione ai trail, la resa in camminata è molto importante per me ma comprendo che non sia necessariamente la priorità per chiunque. In ogni caso la maggiore flessibilità implica anche un trasferimento di potenza leggermente inferiore ma allo stesso tempo maggiore comfort ai piedi nei giri molto lunghi. Infine sempre sotto questo aspetto, ho riscontrato meno episodi di sganci involontari durante la guida.

Così come per il comfort, le Rally Mountain sono ineccepibili per quanto riguarda la calzata, i materiali e i dettagli. Se proprio devo trovare un difetto, che comunque è un fattore molto personale, è che avendo un arco plantare piuttosto alto avrei preferito un supporto plantare più pronunciato. Cosa comunque risolvibile sostituendo la soletta. A parte questo, i rinforzi su punta e tallone migliorano la robustezza e la durabilità nelle zone più esposte alle abrasioni senza essere ingombranti. Adoro i lacci piatti che restano ordinati senza attorcigliarsi e la strap funziona bene non solo per tenere i lacci a posto ma anche per stringere la calzata. Ho testato le scarpe Rally Mountain esclusivamente con un set di pedali Time ATAC Speciale. I pin posteriori affondano nella suola leggermente ma non tanto da interferire con l’aggancio/sgancio. Ho utilizzato le tacchette montate sulla coppia di fori anteriori con la slitta tirata completamente indietro, quindi con ulteriore spazio per arretrare. La posizione così arretrata è l’ideale per le discipline gravity, cosa che dimostra quanto queste scarpe siano versatili. Infine, per quanto riguarda la traspirabilità e la velocità ad asciugarsi, le Rally Mountain si sono dimostrate superiori alla media delle scarpe di questa categoria.

Conclusioni

Confrontandole alla maggior parte delle scarpe clipless dall’aspetto casual che ci sono in commercio, sono stato molto soddisfatto delle Rally Mountain. La sfida è ardua e c’è molta scelta tra 5.10, Specialized, Giro e tante altre, ma ritengo che le Rally riempano un buco lasciato dalle Vans Warner di alcuni anni fa, offrendo però maggiore leggerezza e un design complessivamente migliore. Personalmente sono attratto da queste per il loro comfort, il livello di protezione e la validità in camminata dovuta alla suola maggiormente flessibile. Se siete ossessionati dal trasferimento di potenza, ci sono tantissime altre scelte sul mercato. Personalmente ritengo che molte scarpe casual siano un po’ troppo rigide e che questo debba essere riservato alle scarpe da XC. Se sei un rider che usa pedali clipless e a cui piace camminare comodo, queste sono sicuramente le scarpe adatte a te.

In definitiva, mi piacerebbe dire qualcosa di accattivante tipo “queste sono le scarpe da trail per i downhiller” oppure “le scarpe clipless per i rider da pedali flat”, ma nonostante siano piuttosto leggere, sono fondamentalmente adatte sia a gareggiare in DH che a essere indossate su una trail bike per 60km. Quindi, se sei alla ricerca di nuove scarpe nella categoria “scarpe clipless con l’estetica di scarpe flat”, le Rally Mountain dovrebbero essere in cima alla lista.

www.trekbikes.com

Commenti

  1. Belle e con molte qualità, ma per essere al top secondo me mancano due cose:
    1. Allacciatura boa, comoda durante i giri quando capita di dover stringere
    2. E qui non capirò mai cosa gli costa, la calzetta integrata sulla caviglia che impedisce ai detriti di infilarsi nella scarpa. Per modelli come questo pensati per camminare, una mancanza non da poco.
  2. Non ho mai sentito l'esigenza di stringere/allentare l'allacciatura della scarpa più volte nel corso dell'uscita, quindi non mi piacciono i sistemi a boa, magari utili in ambito XC, ma che in enduro/AM introducono un'inutile complicazione quando il caro, vecchio laccio delle scarpe è la soluzione migliore, semplice, efficiente. E se nel corso dell'uscita si rompe la boa..... pedaliamo a scarpe slacciate in mezzo ad una montagna?
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