8 upgrade sotto i 100 Euro per migliorare la nostra bici

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Chi ha detto che per migliorare la nostra bici dobbiamo spendere un sacco di soldi? Ci sono diversi piccoli upgrade che possono migliorare il funzionamento o il comfort della nostra mountain bike senza bisogno di spendere un patrimonio.

Quest’oggi vedremo, stanziando un budget di soli 100€, quali sono gli upgrade e le migliorie che possiamo fare per rendere ancora più performante la nostra bici.


Copertoni


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I copertoni montati di serie sulla bici non sono sempre quelli più adatti alle nostre esigenze. Le gomme sono un componente piuttosto soggettivo e non tutti i riders hanno gli stessi gusti, le stesse necessità ed apprezzano le stesse marchio o gli stessi modelli.

Inoltre, soprattutto sui modelli non proprio di punta, i produttori tendono a montare copertoni piuttosto scadenti. Tipico esempio sono gli Schwalbe in versione Perfomance, i quali pur avendo lo stesso disegno delle versioni Evolution, hanno però una mescola ed una spalla decisamente economiche che non li rendono il massimo in termini di resistenza e grip, specialmente sul bagnato. In molti casi poi i copertoni non sono Tubeless Ready.

Le gomme sono il punto di contatto tra bicicletta e terreno: tutto passa attraverso loro. Se le gomme non hanno il giusto gri, non scorrono bene, tutta la bici ne risentirà.

Conversione tubeless

Anche se predisposte con copertoni e cerchi tubeless ready, le biciclette in genere arrivano con le camere d’aria. Se non l’avete già fatto, la conversione in tubeless è un utilissimo upgrade.

I vantaggi sono notevoli:

  • Risparmio di peso: ca 300-400g in meno grazie alla rimozione delle camere.
  • Minor rischio di bucare: grazie al liquido sigillante tutti i piccoli fori (es quelli da spine) vengono sigillati all’istante.
  • Niente più pizzicature della camera: l’unico modo per bucare è tagliare il copertone.
  • Possibilità di utilizzare pressioni più basse senza rischiare di pizzicare la camera.
  • Miglior scorrevolezza grazie all’eliminazione dell’attrito camera/pneumatico.

Insomma, tubeless tutta la vita!

Per convertire la ruota in tubeless è necessario montare copertoni tubeless ready ed avere un cerchio predisposto. A questo punto si provvede a nastrare il cerchio con l’apposito nastro, si inserisce la valvola ed il liquido antiforatura ed ecco che abbiamo due gomme che funzionano senza camera d’aria!

Maggiori info sulla conversione tubeless le trovate qua: Trucchi e segreti per nastrare una ruota.

Sella

La sella è un componente molto soggettivo. Ogni rider ha la sua sella ed è facile che un modello che vada bene ad uno possa non andare bene all’altro.

Le selle di serie possono essere scomode, trovare la sella adatta al proprio fondoschiena migliora il comfort e rende più piacevole pedalare per lunghe distanze, eliminando i problemi di indolenziomento ed infiammazione.

Una buona sella insomma è importantissima: ci permette di pedalare meglio e per più tempo senza soffrire! Se poi è anche leggera, ancora meglio.

Reggisella telescopico

Ok, qui sforiamo leggermente i 100€ (se siete bravi a contrattare lo pagherete poco quando comprate una bici nuova che non ne è dotata), però se la nostra bici non ne è dotata, un reggisella telescopico può essere un ottimo investimento.

Praticamente per tutte le discipline (a meno proprio dell’XC agonistico, ma anche lì stiamo vedendo una progressiva conversione) il reggisella telescopico è un vero e proprio game changer: quando lo provi non ne puoi più fare a meno. Togliersi l’ingombro della sella in mezzo alle gambe durante le discese migliora la sicurezza e ci permette di osare di più, diventando padroni della bici ed imparando a guidarla come si deve.

Esistono diversi reggisella telescopici, ma valutatene sempre l’affidabilità informandovi sui pareri ed i feedback degli altri utenti sul nostro forum: nella gamma economica ci sono molti prodotti poco affidabili. Fondamentale è che il reggisella sia dotato di comando remoto al manubrio, i modelli con leva sottosella sono pressochè inutili. Il bello è proprio poterlo azionare all’occorrenza in un decimo di secondo, subito prima della salita o della discesa, per essere pronti ad affrontarla al meglio.

Dischi dei freni

Il modo migliore per far funzionare bene un impianto frenante è utilizzare un buon disco.

Capita sovente, sul primo montaggio, di trovare dei dischi di qualità bassa, dischi che poi causano problemi di scarsa potenza e malfunzionamento dell’impianto. Un tipico esempio sono i dischi Shimano sotto la serie 60, realizzati in un acciaio molto dolce ed identificati dalla scritta “resin pad only”.

Con un investimento piuttosto limitato, possiamo regalarci due dischi di qualità superiore, migliorando le prestazioni dei nostri freni senza dover cambiare tutto l’impianto. Con l’occasione possiamo valutare anche di montare dischi di diametro maggiore, se ne sentiamo la necessità. Ricordiamoci del relativo adattatore.

Maggiori info sui freni le trovate qua: Dischi e pastiglie: i segreti per frenare meglio.

Pacco pignoni

Molte biciclette, specialmente sulle 11 velocità con ruota libera Shimano, montano pacchi pignoni dalla capacità ridotta, in genere 11-42. Con una piccola spesa è possibile acquistare un pacco pignoni 11-46 che permette di aumentare la gamma di rapporti disponibili, ottenendo rapporti più agili che ci aiutano in salita. Il pacco pignoni 11-46 è veramente valido per tutte le trasmissioni 1×11 di media e bassa gamma.

Se invece non sentiamo la necessità di avere ulteriori rapporti agili, l’11-46 torna sempre utile: possiamo aumentare il numero di denti della corona ed ottenere un miglioramento sui rapporti più lunghi. Il tutto rimanendo senza troppi problemi nel budget dei 100€.

Pedali

I pedali sono un importantissimo punto di contatto tra rider e bicicletta ed è importante che siano di qualità.

Nel caso di pedali flat, un buon appoggio e dei buoi pin sono fondamentali per avere il giusto grip necessario a tenere sotto controllo la bicicletta. Prendiamo sempre dei pedali in metallo (o al limite in nylon) con pin avvitati e sostituibili, da abbinare con una bella suola specifica per pedali flat.

Nel caso di pedale con aggancio, fondamentale è la qualità del meccanismo di sgancio che deve essere efficiente anche con fango, acqua e sporco. Se utilizzate Shimano (i più diffusi sulla fascia economica) non scendete mai sotto i modelli PD-M520 o PD-M530, quelli con il meccanismo di aggancio arrotondato. Le serie inferiori evacuano malissimo il fango e diventano difficili da usare in queste condizioni.

Manopole

Le manopole sono uno dei due punti di contatto tra rider e bici in discesa, forse il più importante. Attraverso le manopole trasmettiamo gli impulsi necessari a comandare la bicicletta e da loro dipende comfort e precisione di guida.

Ci sono moltissime manopole in commercio, di spessori diversi e diverse tipologie (lock on, silicone, ecc). Cerchiamo quella che più si addice alle nostre esigenze in termini di spessore, durezza, quella che dia il giusto feeling ed assicuri comfort e precisione di guida. Con poca spesa riusciremo a guidare molto meglio ed avere meno male alle mani!

Insomma, certe volte basta poco per migliorare alcune dettagli e rendere la bici più performante! Con 100€ non faremo chissà quali upgrade (siamo ben lontani dal prezzo di sospensioni, gruppi, ruote o freni) ma possiamo comunque apportare alcune utilissime migliorie (ad esempio la conversione in tubeless) che spesso sono ben più importanti ed efficaci dell’acquisto di altri componenti costosi, anche se più performanti.

Commenti

  1. ant:
    Ognuno ha i suoi perchè e le sue esigenze.

    Io, p.e., ho la fissa della bici totale (ognuno ha le sue) e mi rifiuto di avere tre bici per usi diversi, così come tre paia di sci o tre racchette da tennis.
    Quindi range più ce n'è meglio è: perchè la stessa bici mi deve servire per una marathon xc, per fare la traversata del marocco, per salire un 3000 o andare in park. che tu ci creda o no, io con la stessa bici faccio tutte queste cose.
    e visto che me lo posso permettere, monto anche un gruppo eagle di livello perchè così pesa meno e dà meno noie.

    Più sopra ti hanno risposto altri con altre motivazioni (che peraltro condivido).
    mtb è un'attività dagli ampi confini, non è solo fare i trail di enduro a finale e stop.
    Anche io uso la stessa bici per fare tutto, e non ho l'eagle, anche altri prima di me lo facevano, anzi tutti quanti prima che l'eagle fosse inventato. Non saprei, l'eagle non mi pare proprio questa rivoluzione. Per curiosità quante volte usi il 50? lo chiedo con sincera curiosità non è una provocazione...
  2. E allora w l'eagle! io non lo uso perché il mio ego è troppo grande, molto più grande di un pacco pignoni col 50... e ovviamente perché sono fortissimo!
  3. jo il pazzo:
    Anche io uso la stessa bici per fare tutto, e non ho l'eagle, anche altri prima di me lo facevano, anzi tutti quanti prima che l'eagle fosse inventato. Non saprei, l'eagle non mi pare proprio questa rivoluzione. Per curiosità quante volte usi il 50? lo chiedo con sincera curiosità non è una provocazione...
    [LEFT][FONT=Open Sans]Infatti prima che inventassero l'Eagle c'erano le triple, e a conti fatti i rapporti sono gli stessi.[/FONT][/LEFT]
    Io ho un 30-11/50, il 30/50 ha lo stesso sviluppo di un 22/36 ancora diffuso sulle doppie, quindi non vedo cosa ci sia di esagerato, e per cronaca il 50 lo uso molto e anche volentieri, perchè parliamo di salite nella vita reale.
    Certo che se passassi il tempo sui rulli o sulla bdc probabilmente mi sembrerebbe inutile.
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