Biker scambiato per lepre da un cacciatore

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Biker scambiato per lepre: una di quelle notizie che gelano il sangue a chiunque si sia trovato a girare in mountain bike durante la stagione venatoria.

L’incidente è accaduto presso Alicante, in Spagna, sui sentieri del Monte Orgegia, come riportato dall’Olive Express. Il biker si trovava in salita e aveva visto due cacciatori. Un terzo, appostatosi poco più avanti, lo ha erroneamente scambiato per una lepre e gli ha sparato a pallettoni, colpendolo alla schiena e alle gambe, ma senza ledere organi vitali.


Il biker è convinto si sia trattato di un incidente ma starebbe pensando di denunciare il cacciatore, il quale era un possesso di una regolare licenza di caccia.

Gli incontri indesiderati fra cacciatori e mountain biker non sono rari nemmeno dalle nostre parti, anche se fortunatamente gli incidenti sono rari. In ogni caso, per evitare di finire come il biker spagnolo, si consiglia sempre di vestirsi con colori sgargianti durante la stagione venatoria e magari, per chi si trova dall’altra parte del fucile, di rinunciare al bicchiere di vino prima di scambiare umani per lepri, cinghiali o unicorni.

 

Commenti

  1. greywall:

    Esatto....la verità è che non essendoci quasi più nulla da cacciare, qualche buontempone (non dico tutti)... si diverte a sparare su qualsiasi cosa si muova nella boscaglia.
    Che non ci sia più nulla da cacciare è tutta da appurare, specie alloctone invasive introdotte dai cacciatori stessi e pescatori, ce n è fin a star male, non è che se non le si vede, non ci siano...qualche nome?

    Coniglio americano Silvalago,
    Pernice est europe più grossa delle nostrane, idem per i cinghiali... ce n è da sparare...il problema è che quando veramente saran finite tutte, si inventeranno altre specie da importare per poi cacciare...
  2. lorenzom89:

    a volte è meglio non discutere.. chiami la forestale e ci pensano loro.. saranno ben contenti di fargli la multa
    Mi sono informato e avevano ragione. Io, invece, ho fatto ricorso al buon senso, al ragionamento, di quanto possa essere rischioso sparare (anche con le dovute distanze di sicurezza) nei pressi di abitazioni e di terreni frequentati. Quella dei cacciatori é una comunità molto convinta e determinata.
  3. Maiella:

    Parliamo di grandezze previste per legge, ma non per questo prive di carattere aleatorio. Inoltre, ed é una cosa odiosa, mi ritrovo a fare i conti anche con le inquinanti cartucce lasciate a terra (un mix di plastica, polvere da sparo e piombo). Non sono un cacciatore e non sono favorevole alla caccia: ne subisco soltanto dei fastidi.
    Quella delle cartucce è un problema odioso ma non tutti le lasciano a terra.
    E’come se noi biker, TUTTI, venissimo giudicati grazie ai dementi che mollano le cartacce di gel e barrette nei boschi…
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