[Canyon 2014] LUX CF 29: prime impressioni di riding

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Accanto alla presentazione della Lux CF 29, Canyon ha organizzato un breve “test-ride” collettivo, in compagnia di due testimonial del team Topeak-Ergon, i tedeschi Wolfram Kurschat e Robert Mennen, che stanno utilizzando in gara questa bici da Febbraio.



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Wolfram Kurschat e Robert Mennen

La Lux CF 29 avuta in prova era in configurazione di serie 9.9, con forcella Rock Shox Sid XX World Cup, ammortizzatore Rock Shox Monarch XX Full Sprint, gruppo trasmissione Sram X0 (guarnitura 38-24, pacco pignoni 11-36), ruote DT Swiss Spline 90 XR1450.

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Il test è stato condotto su una bici di taglia M, a dire il vero un pochino piccola per le misure antropometriche di chi scrive, pur tuttavia pedalabile senza grandi impedimenti, se non quello di trovarsi eccessivamente proiettato sulla verticale del manubrio, anche in ragione dello stem di soli 80 mm.

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I percorsi offroad della zona di Koblenz (D) sono prevalentemente scorrevoli, con spunti tecnici mediamente facili, salite brevi ma ficcanti e punte di pendenza anche oltre il 20%. Roba da Cross country, insomma, che potrebbe essere affrontato senza problemi anche da una mtb front. Nulla a che vedere con certe gare marathon, ma abbastanza per capire il potenziale della Lux CF 29, per il cui test approfondito vi rimandiamo appena ne avremo la disponibilità, verosimilmente a fine anno o inizio 2014.

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La prima impressione percepita salendo in sella è quella di una bici molto compatta, con angoli impostati per esaltare reattività e maneggevolezza, demandando la stabilità sullo sconnesso all’efficienza delle sospensioni e al grande diametro ruota. Pedalando seduti non si avverte alcun ondeggiamento del carro posteriore (bobbing), segno che il cinematismo non disperde l’energia della pedalata. Il lock-out dell’ammortizzatore, con pratico comando al manubrio, serve solo quando si effettuano veementi azioni di spinta fuorisella, situazione in cui la sospensione posteriore si chiude, oppure quando si desidera avere una risposta del carro pressoché identica a quella di una mtb front.

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In salita, sui fondi scorrevoli, la Lux CF si dimostra scattante quanto basta per non rimpiangere una front, ma in compenso sulle sconnessioni offre una trazione impareggiabile per una hardtail, non perdendo mai contatto con il terreno e convertendo in moto rettilineo tutta l’energia cinetica espressa dal ciclista.

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In discesa, benché la prova si sia svolta su fondi poco impegnativi per difficoltà e tecnica di guida, le sospensioni lavorano benissimo, soprattutto dietro. Non perde mai la linea impostata e, cosa molto importante, non necessita correzioni con gambe e busto da parte del ciclista, evitando inutili fatiche.
La maneggevolezza è apparsa ottima in ogni frangente, anche in virtù della taglia avuta in test, il cui interasse di 1.114 mm la pone di diritto tra le 29er più compatte.

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L’assaggio delle caratteristiche di questa bici non può logicamente rappresentare un verdetto definitivo, ma la sostanza c’è, e ad avvalorarne la bontà sono intervenuti al bike-ride Wolfram Kurschat e Robert Mennen, due degli uomini di punta del Topeak-Ergon Racing Team, i cui destrieri sono ovviamente Canyon (la ovvietà scaturisce dal fatto che il proprietario di Topeak è il fratello del fondatore di Canyon).

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Wolfram Kurschat

Nonostante le 38 primavere, Wolfram Kurschat predilige i nervosi tracciati Cross country. “Noi del team abbiamo avuto in dotazione a Febbraio i primi prototipi di Lux CF 29. Per uno come me, che si diverte sulle salite brevi e tecniche, al pari delle discese, questa full è sembrata azzeccatissima. Ha una trazione incredibile in ogni circostanza, permette di scaricare tutta la potenza dei quadricipiti senza mai perdere aderenza. In discesa poi è fantastica, non si muove di un millimetro e non occorre mai correggere la linea scelta, è docile e molto stabile.

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Io utilizzo una taglia L, e con qualche alleggerimento dei componenti sono arrivato a 9.9 kg. Però stiamo aspettando le nuove ruote tubolari in carbonio DT Swiss, che ci permetteranno di scendere ancora di un paio di etti o tre. Credo che utilizzerò sempre questa Lux CF 29, tranne sui tracciati più levigati, dove la sospensione posteriore non avrebbe la meglio sulle hardtail. Lì infatti utilizzerò ancora la front Grand Canyon CF. Non sono andato all’Europeo XC perché la Nazionale tedesca non mi ha convocato. Mi concentrerò sui campionati nazionali XC e sulla World Cup XC”.

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Robert Mennen in attesa di pedalare il test-ride

Ancora più soddisfatto di Kurschat è apparso Robert Mennen, 28enne vincitore di numerose marathon e nel 2012 della prestigiosa gara a tappe Craft Bike Transalp, in coppia con il team-mate Alban Lakata. “Con la Lux CF 29 ho corso a Febbraio la Andalucia Bike Race, vincendola in coppia con Alban. E’ una bici con la quale mi sono trovato subito a mio agio. Leggera quanto basta, reattiva, maneggevole, offre una trazione superba soprattutto sui terreni sconnessi. Nelle discese ci si può rilassare, recuperando preziose energie.

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Il prototipo in dotazione a Robert Mennen, privo di verniciatura

Alla Cape Epic di quest’anno sono stato sfortunato, ho centrato un’antilope mentre viaggiavo a 40 km/h. La bici non si è fatta nulla, abbiamo sottoposto il telaio ai raggi X e non è stata riscontrata alcuna microlesione. Abbiamo solo sostituito prudenzialmente la forcella, il telaio è il medesimo che sto continuando a utilizzare. Alla Cape Epic ci siamo scambiati le full 29 con Hermida. La sua è più impegnativa, soprattutto in discesa. Occorre maggiore attenzione nella guida. Antonio (Hermida) è invece rimasto impressionato dalla facilità d’uso della Lux CF 29, che asseconda sempre ogni gesto del biker. I miei prossimi impegni agonistici? Avrei voluto partecipare alla Sellaronda Hero, sabato 22 Giugno, ma devo presenziare a un matrimonio di un mio parente. Mi preparerò per il Mondiale Marathon del 29 Giugno a Kirchberg (A), nella durissima Kitz Alp Bike, già terra di conquista dello specialista locale nonché mio compagno Alban Lakata. Poi andremo assieme alla Transalp, siamo i campioni in carica e vorremmo difendere il titolo”.

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Robert utilizza costantemente sulla propria bicicletta il misuratore di potenza SRM, e non abbiamo resistito alla tentazione di chiedergli qualche dato.
Potenza massima 1.350 watt, potenza media 340 watt/ora, FC a riposo 46, FC max registrata 199, peso corporeo 70 kg, altezza 180 cm.
Cifre che parlano da sole…

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