Come scegliere la perfetta bici da all mountain / trail

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Ammettiamo per un momento che conosciate l’ambito di utilizzo della bici che volete comprare, e semplifichiamolo con una parola: escursionismo. Siete il classico biker che si mette in sella per godersi un giro nella natura, con o senza amici, pedalando la salita e godendosi i sentieri che il vostro territorio offre.



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Con questo articolo vogliamo darvi delle indicazioni per districarsi dall’attuale caos presente sul mercato, partendo proprio dal presupposto principale: come si voglia usare la bici.

Full suspended o front?

Nel 2016 non c’è motivo per scegliere una bici che non sia biammortizzata, se non quello del prezzo. Una front suspended, cioè una mountain bike dotata di forcella ammortizzata, ma con carro “rigido”, costerà di meno e avrà bisogno di meno manutenzione, ma non sarà così performante come una moderna full. Anche la questione del peso lascia il tempo che trova, visto che i pochi etti di differenza significano molto divertimento e sicurezza in più. Per la full.

Quindi il consiglio é quello di indirizzarvi verso una full. Se il budget è limitato, basta andare nel nostro mercatino per trovare ottime offerte.

26, 27.5 o 29?

Stiamo parlando dei diametri ruota. Il 26″ era il formato classico per le MTB, ma ormai è di fatto sparito dal mercato. È difficile trovare componenti e gomme che vadano bene per le 26. Insomma, se state per investire dei soldi in una bici (nuova o usata che sia), spendeteli per qualcosa al passo coi tempi. Lasciamo perdere le disquisizioni su cosa sia meglio, la verità è che se un giorno volete cambiare forcella o cercate delle nuove gomme, avrete molte difficoltà a farlo con il formato 26 pollici.

Rimangono così il 27.5 e il 29. La prima distinzione da fare è quanto vi piaccia pedalare in salita, in particolare su sentiero. In questo frangente, infatti, una full da 29 pollici è imbattibile in quanto a trazione e grip. Nelle escursioni comprese fra i 120 e i 140mm, una 29 pollici biammortizzata è la scelta migliore. L’unico fattore che potrebbe cambiare le carte in tavola è la taglia della bici, cioè l’altezza del biker. Per quanto la trazione delle 29 non venga meno neanche nelle taglie piccole, le bici sproporzionate (telaio piccolo e ruotoni) sono orrende, ma soprattutto avranno un manubrio troppo alto per far bene proprio sui tratti tecnici in salita, per non parlare delle impostazioni di curva in discesa, in cui sarà difficile premere l’anteriore bene per dargli direzionalità.

I vantaggi delle 29 pollici non finiscono qui, perché anche in discesa, grazie alle moderne geometrie, si comportano molto bene e, soprattutto, danno molta più sicurezza sul tecnico. Non fatevi ingannare da chi dice che “le 29 non girano sullo stretto”, perché non è vero. L’unica cosa vera è che le 27.5 sono più agili e giocose, ma non per questo più performanti. Inoltre è utile ricordare che stiamo parlando di bici da escursionismo quindi, anche se una 27.5 fosse più veloce, la cosa sarebbe di marginale importanza.

Gomma tradizionale o Plus?

Argomento da infinite discussioni, questo, che però si può riassumere in poche righe. Se siete insicuri e cercate quel grip e quella trazione in più per rimanere in sella là dove i vostri compagni vi seminano ogni volta che girate insieme, allora le Plus fanno per voi. Rassegnatevi però ad un maggior peso sulle massi rotanti, che si traduce in maggior fatica in salita e maggior macchinosità della bici in discesa. Le gomme Plus sotto il kg esistono, ma sono quelle che si bucano facilmente.

E occhio alla favola della pressione bassa. Potete anche provare a scendere con la pressione, l’effetto sarà però quello di deriva, in curva. Sempre che le prendiate (le curve) ad una certa velocità. Se siete fermi, anche 0.1 bar andranno bene, e potrete scrivere nel forum che le Plus hanno un grip fantastico. L’uovo di Colombo è un sistema a doppia camera come lo Schwalbe Procore, che risolve i problemi di “gomma sfloscia” e conseguente taglio dei copertoni contro il cerchio quando si pizzica.

Il lato positivo di acquistare una bici con gomme Plus è quello di poter montare delle ruote da 29 pollici al posto delle 27.5 su cui si trovano i gommoni. Con due set di ruote si hanno due bici (quasi) totalmente diverse.

Ultima nota: se girate in posti dove si crea molto fango, non cominciate neanche a pensare di usare delle Plus: troppo larghe per quell’ambito di utilizzo (non per niente le gomme da fango sono più sottili di quelle da asciutto).

Quanta escursione?

Dividiamo le bici full suspended in due categorie:

29 pollici: da 120 a 140mm. Le misure magiche per potersi arrampicare ovunque e divertirsi in discesa. Di più, e la bici diventa una enduro, con le relative difficoltà in salita, di meno, e siamo in zona XC.
27.5 pollici: da 120 a 150mm. Partendo dal presupposto che chi si compra una 27.5″ lo fa perché ne apprezza le caratteristiche discesistiche, quel centimetro in più può fare la differenza sul tecnico cattivo.

Aggiungiamoci le front: 130-150mm di escursione della forcella sono il giusto per non soffrire troppo in discesa.

Alluminio o carbonio?

Il carbonio, a parità di peso, è più rigido dell’alluminio. Questo vuol dire che si riesce a produrre telai in carbonio altrettanto rigidi di quelli in alluminio, a peso inferiore. Per un uso escursionistico MTB non c’è bisogno del carbonio, e dei suoi prezzi, per divertirsi.

L’acquisto di una bici in carbonio ha più a che vedere con la soddisfazione di comprarsi un oggetto bello e attrattivo, ed è un vero e proprio status quo, come un M5 o un AMG fra gli automobilisti. Per andare al massimo a 130 km/h in autostrada non c’è bisogno di 400 cavalli, ma è una soddisfazione avere in garage un mezzo potente e bello. Insomma, la storia del pene piccolo… la conoscete (non è però detto che chi ha la bici in alluminio abbia una tega così).

Trasmissione con monocorona o no?

La trasmissione con monocorona, cioè senza deragliatore anteriore, è quanto di piú semplice ci sia da usare, soprattutto per principianti e bambini. Il suo funzionamento è intuitivo e non richiede spiegazioni. Al momento troverete due alternative: 1×12 (12 è il numero dei rapporti) e 1×11. Sulle bici top di gamma troverete il primo, esclusivamente di marca SRAM (Eagle), su tutto il resto esiste sia SRAM che Shimano, combinato con pedivelle di diversi produttori. Sui vantaggi e svantaggi delle due soluzioni vi rimandiamo al test dello SRAM Eagle. Di base, se non siete molto allenati, orientatevi verso l’1×12 o il 2×11/2×10. Questi ultimi due hanno il deragliatore anteriore.

Bici tradizionale o elettrica?

Anatema, lo sappiamo. Eppure, anche questa è un’alternativa disponibile. Senza dilungarci troppo: se avete la forza e la voglia di pedalare, non vi serve l’ausilio del motore elettrico. Per tutti (o quasi) gli altri, le ebikes sono l’unico modo per pedalare e godersi una giornata nella natura. Alla fine, meglio una bici elettrica all’ennesima auto in coda davanti al centro commerciale o nelle strade della città. O al divano con birra e patatine.

Reggisella telescopico o no?

In ambito all mountain la risposta è univoca: si! Non uscite dal negozio o dall’online shop senza reggisella telescopico. Ormai solo i talebani del XC non lo usano, ma non dite loro che il vincitore della coppa del mondo di XC 2016 ce l’aveva in tutte le gare (Julien Absalon).

Giusto, neanche i downhiller ce l’hanno, perché la sella è sempre abbassata.

Mozzi Boost?

Boost è una nuova misura dei mozzi introdotta due anni fa. Il posteriore è largo 148mm, l’anteriore 110mm. Quasi tutte le nuove bici presentate quest’anno sono dotate di queste misure. I vantaggi di maggior rigidità delle ruote si fanno apprezzare sulle 29 pollici, mentre sulle 27.5 lasciano il tempo che trovano. Resta il fatto che le Plus possono venire montate solo su mozzi Boost.

Anche qui vale il discorso delle 26: se comprate una bici nuova, fatelo scegliendone una al passo dei tempi, perché in futuro questo sarà probabilmente lo standard per i mozzi. Se ne prendete una usata, dimenticatevi questo paragrafo.

Negozio fisico o online?

Il domandone finale. I vantaggi di un negozio fisico sono l’assistenza e la possibilità di ricevere uno sconto. Già, perché non va bene farsi ingannare dai prezzi di listino italiani, quasi sempre gonfiati perché si tiene già conto dello sconto che il rivenditore farà. Quindi, se cercate il prezzo migliore fra un marchio che vende online e uno che vende in negozio, fatevi prima fare un’offerta dal negoziante, e poi paragonate quanto dovrete cacciare fuori.

L’assistenza di un negozio fisico, se fatta bene (cosa tutt’altro che scontata, purtroppo), batte senza ombra di dubbio quella del pur efficientissimo acquisto online. Nella maggior parte dei casi infatti sarà necessario imballare la bici e spedirla all’azienda. Motivo per cui l’acquisto online ben si presta a chi sa arrangiarsi in garage, o conosce un negozio sveglio che ha capito che se vuole sopravvivere deve puntare al servizio più che alla vendita, e quindi accetterà di far manutenzione alla vostra Canyon/Rose/YT/ecc. (e i vostri soldi).

Se avete domande o volete dei chiarimenti, postateli nei commenti qui sotto.

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