Decreto viabilità forestale: tanto rumore per nulla

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È da un paio di giorni che i forum sono roventi, a seguito della precipitosa pubblicazione del Decreto sulla viabilità forestale, avvenuto il primo dicembre 2021 in Gazzetta Ufficiale. Pareva che la mountain bike venisse vietata sulle strade forestali. E invece, ecco la tanto attesa precisazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali:



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Si premette che il Decreto 28 ottobre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 286 del 1 dicembre 2021, contiene esclusivamente le linee guida per le Regioni allo scopo, pienamente condiviso dalle Regioni in sede di Conferenza Stato Regioni e dai Ministeri concertanti (MiC e MiTE), di uniformare a livello nazionale le norme riferite alle modalità di costruzione della viabilità forestale, che già esistono nelle singole legislazioni regionali, e dare dunque uniformità alla eterogenea nomenclatura adottata.

È opportuno rammentare che la competenza primaria in materia è delle Regioni, ed ogni regione e provincia autonoma ha già una sua legge regionale che disciplina gli aspetti strettamente tecnici e la fruibilità di tali viabilità.
Il decreto si muove nell’ambito delle previsioni dell’articolo 9 del Testo unico delle foreste e filiere forestali del 2018 (D.lgs. n. 34/2018), in vigore già da anni, senza alcun contraccolpo sul tema della fruizione della viabilità forestale.

Nulla si innova in merito al transito autorizzato sulla predetta viabilità, fermo restando che, come espressamente previsto all’articolo 2, comma 3 del decreto, le strade e le piste forestali non sottostanno ai criteri di sicurezza previsti per la viabilità ordinaria, poiché si tratta di viabilità esclusa dal Codice della strada.
Inoltre, come esplicitato dal medesimo comma, è compito delle Regioni disciplinare le modalità di utilizzo, gestione e fruizione della viabilità forestale “… tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale ed alla tutela ambientale e paesaggistica”.

Si fa inoltre presente che in capo alla Regioni è incardinata anche la competenza in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico e del rispetto di quanto previsto dal vincolo idrogeologico; pertanto, spetta alle Regioni la competenza a valutare gli effetti della fruizione pedonale, cicloturistica o con mezzi motorizzati diversi da quelli forestali sui tracciati, i cui effetti su fondi non asfaltati hanno impatti ben diversi tra loro; essi dovranno essere valutati con la massima attenzione alle singole realtà territoriali.
Da ultimo, si ribadisce che tutte le Regioni all’unanimità hanno approvato il decreto e le linee guida, ben consapevoli delle proprie competenze e delle conseguenze gestionali.

In sintesi: nessun cambiamento. Le regioni mantengono l’incarico di occuparsi del loro territorio e di preservarlo, come hanno fatto fin’ora.

 

Commenti

  1. elgrinta:

    Detto ciò, direi che il problema non sono i "creduloni" perchè se uno non è del mestiere e non sa leggere le normative(cosa non facile) è ragionevole che si affidi ai mezzi di informazione e alla divulgazione di notizie più o meno controllate; non dimentichiamo che la notizia del "divieto" in oggetto è stata diffusa in rete anche da testate come la Gazzetta dello sport, Il Corriere, e altre che generalmente sono "affidabili", non da Lercio....
    Visto che sono uno dei creduloni (avendo aperto il topic relativo sul forum) aggiungo che oltre alle notizie sui siti suddetti, il fatto che mi ha fatto valutare come reale il problema è stato che anche Federmoto e Confindustria che si presuppone abbiano sia legali esperti che contatti con i ministeri avevano espresso preoccupazione per la norma.
  2. Quando ho letto la notizia del divieto oltre al forte dubbio x quello
    che avete già scritto voi la reazione è stata.: Se veramente è così ho pensato ...be allora quelli del CAI vogliono la guerra....e probabilmente non gli conviene.... perché la reazione nostra di biker Mtb stavolta non gli converrebbe...... Forse a loro converrebbe una tattica del tipo descritto sopra da Ugofilosa .....(quella degli indiani) comunque fortunatamente sembra sventato il rischio....al momento. Comunque consiglio a tutti sopratutto ai novizi sia di Mtb che di Moto di essere rispettosi dell altro in modo intransigente xché se qualcuno ce l ha con noi forse è anche colpa nostra.....una bici o moto che scende da un sentiero anche se va piano è sempre vista come un pericolo da un podista. Percio' divulgate : rispetto rispetto rispetto anche xche al Cai probabilmente gli stiamo sui.....e il rischio é sempre dietro l angolo. Ciaooo
  3. Jeckyenduro:

    Quando ho letto la notizia del divieto oltre al forte dubbio x quello
    che avete già scritto voi la reazione è stata.: Se veramente è così ho pensato ...be allora quelli del CAI vogliono la guerra....e probabilmente non gli conviene.... perché la reazione nostra di biker Mtb stavolta non gli converrebbe...... Forse a loro converrebbe una tattica del tipo descritto sopra da Ugofilosa .....(quella degli indiani) comunque fortunatamente sembra sventato il rischio....al momento. Comunque consiglio a tutti sopratutto ai novizi sia di Mtb che di Moto di essere rispettosi dell altro in modo intransigente xché se qualcuno ce l ha con noi forse è anche colpa nostra.....una bici o moto che scende da un sentiero anche se va piano è sempre vista come un pericolo da un podista. Percio' divulgate : rispetto rispetto rispetto anche xche al Cai probabilmente gli stiamo sui.....e il rischio é sempre dietro l angolo. Ciaooo
    A parte che non credo che il CAI centri molto con il decreto in questione, ma più rivolto a regioni e comuni.
    Comunque per il CAI suggerisco di leggere "Montagne 360" di Novembre, c è un bel articolo in merito a cicloescursionismo in montagna.
    Il consiglio che dai è utile si per novizi, ma anche molti veterani ne devono far monito.
    Una bici che scende da un sentiero ci sta, una moto mica tanto, considerando che credo, ripeto credo, posso esser smentito alla grande, per la categoria sian vietati a prescindere, ma almeno da 20 anni, che poi ci vadano comunque è un altra storia...;-)
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