Devinci Global Racing si ritira dall’enduro

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Dopo Ibis, stavolta tocca a Decinci ritirare la propria squadra dalle competizioni enduro. Ecco il comunicato dell’azienda stessa:

Le gare di mountain bike hanno sempre avuto una forte risonanza nelle nostre radici qui da Devinci. È facile dire che ognuno di noi è un forte appassionato di corse. Siamo stati parte dell’Enduro World Series e di ciò che è diventato fin dai primi giorni e, con l’evoluzione di questo sport, lo è anche Devinci. Gli ultimi mesi in Devinci sono stati pieni di storie incredibili, nuovi prodotti, una nuova identità del marchio, con nuovi valori e una nuova visione.



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Dopo un’attenta valutazione, in linea con la nostra visione in evoluzione, abbiamo deciso di non schierare una squadra per la Coppa del Mondo di Enduro del 2024. Questa decisione non è stata presa alla leggera e riflette uno spostamento della nostra attenzione verso diversi aspetti del nostro marchio e della comunità della mountain bike.

Il nostro impegno nei confronti dello sport della mountain bike rimane incrollabile e continueremo sempre a sostenere i ciclisti, gli ambassador, le gare di base e la comunità della mountain bike in generale in vari modi. Questo include il nostro impegno a produrre qui in Canada biciclette che permettano ai ciclisti di tutti i livelli di soddisfare la loro sete di libertà.

Anche se non parteciperemo alla Coppa del Mondo di Enduro nel 2024, siamo davvero entusiasti del futuro e delle opportunità che ci riserva, compreso un importante annuncio in arrivo tra poche settimane. Non vediamo l’ora di continuare a condividere la nostra visione “We Make Riders” e gli entusiasmanti sviluppi futuri.

Vogliamo esprimere la nostra gratitudine ai piloti, ai fan e ai partner che ci hanno sostenuto durante il nostro viaggio nell’Enduro World Series e nella Coppa del Mondo di Enduro. La vostra passione e dedizione per questo sport continuerà a ispirarci.

Commenti

  1. lorenzom89:

    Ok ma scusa queste cose per deciderle penso che chiedano il parere a chi in mtb ci va per mestiere, tutti i giorni e girando a certi livelli, quindi agli atleti professionisti.

    Non credo che certe cose le decida l'amministratore delegato che non ha mai fatto una gara in vita sua.
    no, non lo chiedono. L'azienda, o le aziende, decidono in che direzione andare e poi viene il resto. Idem per il cambio elettronico. O pensi davvero che prima di sviluppare la nuova trasmissione Sram abbiano chiesto il parere a Schurter? Gli atleti sono poco più di una vetrina. Al massimo aiutano a testare la versione quasi definitiva, ma anche lì cambia molto poco.

    Mi ricordo molto bene una mia visita a Rock Shox a Colorado Springs, dove i product manager giravano con il "vecchio" axs per provarlo e mi raccontavano che avevano ancora problemi con il bagnato. Notare che l'axs veniva sviluppato in Germania, non negli Stati Uniti. Hai presente quanti migliaia di km fa un prodotto prototipale se messo sulle bici degli ingegneri e product manager, che nel 99% dei casi sono dei ciclisti coi contro.....i?
  2. lorenzom89:

    Vedila un pò come vuoi. Io dal 2018 ad oggi ho visto l'introduzione di un bel pò di modelli nuovi che rispetto ai precedenti o sono stati stravolti o hanno avuto comunque aggiornamenti.

    Poi possiamo discutere all'infinito se siano "veri" miglioramenti o operazioni di marketing, ma questo è un altro discorso, sta di fatto che quando in giro vedi uno con una mtb 2018 lo noti subito che non è una bici "moderna" ma è un pò datata, e non è solo questione di estetica.
    Io vedo che la nomad è uscita nel 2018 e la fanno ancora identica, la hightower nel 2019 ed è identica.
    La sb130 e sb150 nel 2019 e le fanno ancora identiche.

    Se 0.5 gradi e 5 mm di reach nei modelli rinnovati secondo te è innovazione parliamo di cose diverse
  3. Gigispeed3:

    purtroppo gli investitori pretendono utili, quando acquistano le azioni, dunque, dopo una stagione in cui tutte le case ciclistiche hanno avuto super richieste, ora che l acqua sta calando ovunque, si taglia ciò che più è di immagine e meno di sostanza

    dovremo accontentarci di avere delle novità di rilievo tra mooooooolto, mooooolto tempo, oppure accodarci su cosa spinge nel mercato, che è sempre più assistito e meno pedalato.

    Mi ricordo un articolo di Marco che disse che le bici enduro erano destinate a sparire... probabilmente lui ci vede lungo
    Non sparisce un bel niente! Al massimo i produttori mainstream smetteranno di fare bici create per correre quella cavolo di di EWS che è quasi, una DH a tappe...
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