[Gt 2014] Nuove Force e Sensor con schema di sospensione AOS

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Eccoci in diretta da Park City, località montana vicino a Salt Lake City nello Utah, dove GT sta presentando la nuova gamma 2014. Una bellissimo posto per provare la nuova gamma trail ed all mountain 2014 di GT, situato a 2500m di quota in mezzo alle vallate olimpiche attorno a Salt Lake City. Bellissimi sentieri ed un piccolo, ma divertente bike park. Provare le bici trail ed all mountain in bike park può sembrare un’eresia e molti staranno storcendo il naso, ma la concezione americana di bike park è molto diversa da quella europea. Da noi i park sono orientati solo alla discesa ed alle discipline gravity: i percorsi sono discesitici e si usa la seggiovia per risalire. Qui invece i bike park sono pensati per la bici a 360°: oltre ai classici percorsi da DH è pieno di anelli e di sentieri in salita, disegnati apposta per chi vuole pedalare ricchi di passaggi tecnici, stretti tornanti, ripidi tratti da pedalare alternati a lunghi mezzacosta tutti da guidare. Il terreno ideale insomma per provare le nuove Force e Sensor.

Addio I-Drive: il nuovo AOS

Cominciamo subito con la principale novità: sulle nuove Force e Sensor, GT dice addio allo storico I-Drive, presentando un nuovo schema di sospensione: l’AOS (Angle Optimized Suspension).



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Nostante lo snodo sul fodero basso possa farlo sembrare un giunto Horst, il nuovo schema di sospensione rimane sempre un monocross che tral’altro mantiene sempre la caratteristica dell’infulcro alto. La traiettoria ruota rimane insomma molto inclinata, favorendo quindi il superamento degli ostacoli.

Le geometrie sono ottimizzate per le ruote da 27,5″: si tratta di un’altra interessante novità, sia la Force che la Sensor avranno infatti ora ruote da 650b. Anche la traiettoria ruota è quindi stata rivista, visto il diverso angolo di attacco delle ruote maggiorate.

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La curva di sospensione di entrambe le bici è pensata per essere lineare nella prima parte, in modo da assorbire bene anche le piccole asperità del terreno, per poi diventare mano a mano sempre più progressiva verso il fine corsa. L’obiettivo degli ingegneri GT è infatti quello di realizzare una bici che abbia un buon comportamento in discesa, ma che allo stesso tempo assicuri un’ottima pedalabilità in salita.

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Nuovo telaio e nuovo box chiamato Pathlink, un blocco lavorato al cnc in due pezzi e poi saldato, che comprende il movimento centrale, l’attacco dell’ammortizzatore posteriore ed i due snodi che lo ancorano a foderi alti e bassi. Un doppio guscio lavorato al cnc e poi saldato, per ottenere il miglior compromesso tra rigidità e leggerezza. Ogni dettaglio è curato ed ottimizzato, basti pensare al diverso diametro dei cuscinetti, dimensionati a seconda del carico a cui sono sottoposti. Anche gli assi degli snodi sono stati completamente rivisti adottando un sistema completamente nuovo, con assi passanti e vite. che dovrebbe eliminare definitivamente ogni problema di scricchiolio e richiedere molta meno manutenzione.

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Il Pathlink è il cuore del sistema di sospensione. Analogamente all’I-Drive, il movimento centrale dell’AOS è flottante. Si tratta di una caratteristica che secondo GT è necessaria per far funzionare bene un monocross ad infulcro alto: se il movimento centrale fosse infatti fisso sul triangolo anteriore si avrebbe un enorme tiro catena, con fastidiosi fenomeni di pedal kickback che creerebbero non pochi problemi nella pedalata. Il movimento centrale delle nuove GT arretra con la compressione del carro, limitando l’aumento della distanza corone-pignoni e rendendo piuttosto neutra la sospensione in pedalata. In realtà un po’ di tiro catena viene sfruttato per ridurre bobbing e squat: aumentando la distanza pignoni-corone durante la compressione, si ottiene un naturale effetto inibitorio del movimento della sospensione quando si pedala. La forza che applichiamo alla catena tende ad impedire l’allungamento del carro bloccando la sospensione e riducendo quindi le oscillazioni indesiderate che fanno disperdere preziosa energia quando si pedala.

Da un punto di vista geometrico, sia la Force che la Sensor adottano un telaio piuttosto lungo e vengono proposte con pipa corta. La tendenza di molti produttori è proprio quella di allungare l’OV, spesso verticalizzando l’angolo sella. Si ottiene una bici più lunga, è vero, ma estremamente stabile sul dritto e sul veloce senza richiedere angoli sterzo troppo aperti.

Altra caratteristica interessante del telaio è il baricentro molto basso. In questo modo la bici rimane molto maneggevole e rapida nei cambi di direzione.

Force 2014

La Force per il 2014 è stata completamente rivista sotto tutti gli aspetti. La Force nasce come bici da all mountain. Non è una enduro, ma con i suoi 150mm posteriori vuole essere una bici pensata per salire molto bene e scendere divertendosi su ogni terreno.

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La prima grossa differenza rispetto al vecchio modello è il diametro di ruote, ora da 650B.  E’ ormai evidente come questa misura intermedia stia riscuotendo molto successo nel settore all mountain da parte di numerosi produttori. Seconda grossa novità è che il nuovo modello adotta il nuovo schema di sospensione AOS, di cui abbiamo parlato prima. Traiettoria ruota molto simile all’I-Drive 2013, ma telaio completamente rivisto sia come forme che come geometrie.

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Mettendo a confronto la nuova Force con la vecchia, si nota subito che:

  • L’angolo di sterzo è più aperto, ora a circa 67°
  • Il movimento centrale è nettamente più basso, limitando la sua altezza a 348mm
  • Il telaio è complessivamente più lungo a parità di taglia, soprattutto per quanto riguarda l’OV

Tre le versioni disponibile, tutte in fibra di carbonio: la Force Carbon Team (13,26kg), la Force Carbon Pro (13,48g), la Force Carbon Expert (13,56kg).

Tutte e tre le versioni con reggisella telescopico da 34,9mm di serie, manubrio largo da 760mm, pipa corta e forcella Fox Float 34 per le versioni Team e Pro che montano le nuove ruote e*13 con mozzo in carbonio (tTam) o in alluminio (Pro). Per la trasmissione la scelta di GT è ricaduta sulla tripla. Può sembrare anacronistico proporre una guarnitura tripla su una bici da all mountain nel 2014 (e forse lo è), ma la scelta è voluta per offrire il range più ampio possibile di rapporti disponibili.

Sensor 2014

Esteticamente quasi identica alla nuova Force, la Sensor 2014 adotta lo stesso schema di sospensione e passa anch’essa alle ruote da 27,5″.

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Si tratta di una bici pensata per il trail o all mountain pedalato. Il concetto ditrail per GT è infatti molto più vicino all’escursionismo piuttosto che al mondo marathon. Una bici nata insomma per pedalare bene, sfruttando il miglior angolo di attacco delle ruote da 650B che consentono una miglior trazione in salita ed un miglior superamento degli ostacoli. Una bici che insomma nasce per salire agevolmente, specialmente sulle salite tecniche, rimanendo comunque sicura e divertente anche in discesa.

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Le geomterie rispetto al vecchio modello sono cambiate: aumenta il passo, con un carro ed un orizzontale virtuale più lunghi. L’angolo di sterzo risulta più aperto, arrivando ora a 68,5°. Analogamente alla Force, anche sulla Sensor il movimento centrale si abbassa in maniera sostanziale, arrivando a 344mm.

Forcelle con steli da 32mm e 130mm di escursione, reggisella telescopico su quasi tutte le versioni, manubrio largo da 740mm, dischi da 180 e ruote tubeless su molti modelli caratterizzano la gamma della Sensor che sarà composta da tre modelli in carbonio (Team, Pro ed Expert) e da tre modelli in alluminio (Pro, Expert ed Elite). Le versioni in alluminio e carbonio sono identiche per quanto riguarda il telaio: stesse geometrie e stessi standard, cambia solo il materiale con cui sono realizzate.

Naturalmente oggi e domani avremo modo di provare entrambe le bici. Rimanete collegati per le prime impressioni di guida!

 

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