La quarantena dello sportivo

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Ebbene sì, è toccata anche a me: sono recluso in casa in “quarantena preventiva” perché uno dei miei figli è risultato positivo allo strameledettissimo Covid, che ha preso da un suo compagno di classe, a scuola. Fortunatamente stiamo tutti bene, solo lui, l’Axel che avete visto in diversi miei video, ha avuto febbre, terminata martedì scorso.

Questo vuol dire che per 10 giorni (viviamo in Svizzera) siamo tutti e 5 segregati fra le pareti domestiche, salvo sintomi che per fortuna nessuno di noi al momento ha. Moglie a parte, ho altri due figli di 11 e 9 anni e vi potete immaginare che non stanno fermi tutto il giorno a leggere un libro, ma questo è una tematica che ogni genitore conosce.


Il tempo è magnifico e caldo, per la stagione, cosa che ci permette di usare il giardino e l’entrata del garage per allenamenti vari, visto che né Axel né Oscar (conoscete anche lui dai video, immagino) ne vogliono sapere di lasciare le bici ferme così a lungo. E nemmeno io, se è per quello, cosa che ci porta al titolo di questo articolo.

Cosa faccio per 10 giorni se non posso andare per sentieri o in sede a tramaciare con le bici? La risposta è univoca: i rulli! Personalmente non mi piacciono le bici su cui pedali ma non ti muovi, però devo dire che, da quando c’è Zwift, pedalare sui rulli è diventato molto più divertente e soprattutto molto più allenante. Ho rispolverato il mio account che non usavo da quasi due anni – ricordo che in Svizzera non era stato vietato far sport all’aperto durante la prima ondata del Covid –  e ho tirato fuori dalla polvere una vecchia bici da corsa Red Bull, il nome che avevano le Rose fino ad una decade fa e con cui ho fatto una Oetztalar Radmarathon nel 2010. L’ho piazzata in giardino e ci salgo su per almeno un’ora al giorno, seguendo il programma di allenamento.

Sudo come un cammello, viste le temperature e l’esposizione a sud di quella parte di casa, mi stanco e arrivo a fine giornata senza impazzire.

Perché lo scrivo qui, vi chiedete? Beh, sono dell’opinione che sto maledetto virus sia completamente fuori controllo, in Europa come in altre parti del mondo, e non vedo una soluzione a breve termine. Quarantene famigliari, in particolar modo se avete figli in età scolastica, e lockdowns più o meno restrittivi sono da mettere in conto, quindi tanto vale farsi trovare preparati. Grazie alla mia attività lavorativa per me è stato un attimo organizzarmi con rulli e bici, mi rendo però conto che non tutti lo siano.

A marzo c’è stata la corsa ai rulli, tanto che sono tutti finiti soldout. Al momento se ne trovano senza problemi sui siti online, come quelli di Elite o di Tacx, considerate che ve ne servirà uno interattivo, per poter usare Zwift o altre app di allenamento/videogiochi. Costicchiano, ma durano in eterno.

Fra l’altro Zwift da circa un anno offre anche allenamenti mirati per la mountain bike, con percorsi fuoristrada.

Ero e rimango dell’idea che vietare lo sport individuale all’aria aperta sia una fesseria, ma con i chiari di luna che corrono è meglio farsi trovare preparati. Se non altro per le “brevi” quarantene preventive, o nello sfortunato caso che qualcuno si ammalasse in forma leggera e sia dunque nelle condizioni di fare sport a casa prima di tornare alla vita di tutti i giorni.

 

Commenti

  1. bughy:

    Ancora, ma non sono solo i decessi, se andiamo io e te all'ospedale per Covid (e ci si finisce anche a 30 40 anni) magari non crepiamo ma occupiamo posti che poi non saranno disponibili per malati Covid più anziani, più fragili, o per vittime di incidenti, o malati oncologici...va tolta pressione al servizio sanitario...
    Non mi sembra difficile da capire.
    Togliere pressione al servizio sanitario (senza far fallire tutto)? Anziani a casa, non vedo altra soluzione, la maggior parte dei 30/40/50/enni non necessita di ricovero e stanno in quarantena a casa come diversi amici miei e di altre persone che conosco
  2. D-Lock:

    Ripeto, è facilissimo dire "chiudiamoli in casa", ma dopo che l'abbiamo fatto, come li gestiamo? Hai una soluzione?
    Perchè io sono un semplice informatico, quindi fai benissimo a dubitare delle mie opinioni in proposito, ma lo stesso commento l'hanno fatto diversi epidemiologi, uno giusto stamattina: https://www.wired.it/scienza/medicina/2020/11/02/coronavirus-isolamento-anziani/ (e non è ne fb ne la tv generalista).
    Soluzioni? Non mi affido ad articoli di siti web ma sono abituato ad agire in prima persona.
    Ad esempio oggi ho fatto spesa e farmacia per 2 condomini in quarantena e mi sono subito offerto a fare altrettanto per gli anziani del palazzo (anche durante lo scorso lockdown) ma nessuno ha accettato ovviamente anzi mi hanno pure guardato male...
  3. Maiella:

    La sostanza non cambia. C'é una malattia con al momento l'assenza di possibilità di cura preventiva (vaccino), e l'unico modo per non ammalarsi é quello di limitare il più possibile il contatto con altre persone. A prescindee dall'età e dei risvolti letali o meno, la logica dovrebbe essere quella di non ammallarsi. Qui invece si ragiona sulla evidenza statistica che più si é giovani o in buona salute e più si supera indenni la malattia. Ma ciò non garantisce il diritto alla salute che é un obbligo di legge.
    Ciò che è garantito che si sparano frasi,cifre e conclusioni a caso per poi rifarsi ad obblighi di legge. Per quanto mi riguarda è un atteggiamento al limite del parossismo
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