La storia dietro la foto della settimana

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Quando ho visto questa foto sono rimasto a bocca aperta: paesaggio fantastico, ma soprattutto Fox60, l’autore della foto, ha colto il momento: Andrea viene colpito da una raffica di vento gelido mentre, quasi in mutande, si trova presso le Tre Cime di Lavaredo il 20 settembre, subito dopo che l’inverno ha bussato alla porta per la pirma volta questo autunno. Ho mandato un messaggio a Fox60, eccovi la storia dietro la prossima foto della settimana.



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Tutto comincia la sera prima della Stoneman gold fatta assieme a Luigino.
Eravamo a Moso e guardavo la val Fiscalina quando lui se ne esce con: “Una volta anni fa sono sceso dalle tre Cime di Lavaredo ma non mi ricordo se dal Locatelli o dal Comici..” , tanto è bastato mer mettere in moto il tarlo.

Contatto nonnocarb per consigli sulla discesa, contemplo le cartine e tutto è pronto. Remore della discussione con un guardia parco per via del divieto di transito ai biker tra la forcella Lavaredo e il Rif Locatelli dell’anno scorso, bisognava giocar d’anticipo. Sveglia alle 3:30 ritrovo con gli amici alle 4:00, alle 6:00 siamo a Misurina. Premetto che avevo avvisato delle temperature basse: Andrea della foto era in pantaloncini corti, ho ancora i brividi a pensarci!

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Ci incamminiamo con il buio attorno il lago in mezzo alla neve, comincia l’ascesa al rifugio Auronzo. Albeggia e le montagne si colorano, sembrano infuocate. Il freddo non si percepisce tale è lo scenario che ci incanta. Tappa al rifugio e poi via verso le Tre cime e la forcella Lavaredo , il suolo è ghiacciato e il termometro segna -1°.

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All’ improvviso arrivano delle raffiche di vento e mentre Lucio lo incita io faccio la foto, sembra sfuocata al centro ma è la neve alzata dal vento. Raggiungiamo la forcella un po’ a piedi un po’ in sella e ci godiamo quei momenti, vediamo il Locatelli sotto di no, proviamo a raggiungerlo, il vento ha spinto la neve sul sentiero e a tratti ci troviamo 70 cem di neve, in fondo si vede che è libero ma in quota è impossibile avanzare. Il buon senso ci consiglia di ritornare sui nostri passi, emblematica la foto di Luigino in pantaloncini corti che affonda sulla neve.

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Mi siedo 5 minuti sulla neve, basito da tanta bellezza, lo sforzo di alzarsi alle 3:30 è stato ripagato con gli interessi. Gli amici (quelli meno vestiti) si fiondano in rifugio a scaldarsi ma contenti di quanto fatto.
Nel frattempo la temperatura si alza. Tiro fuori dal cilindro un giro alternativo verso il tre croci e Cortina il tutto a coronare una giornata indimenticabile.

Tutte le foto di questo giro si trovano qui.

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Le Tre cime di Lavaredo a 360° (parte 2)

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