Motociclisti abusivi nel Parco dell’Etna aggrediscono ciclisti

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Scene pazzesche quelle filmate nel parco dell’Etna il 19 dicembre 2022, che dovrebbe essere un’area protetta, ma a quanto pare ci si può girare in moto e pretendere anche di avere ragione.

Gli autori sono stati identificati dalla procura di Catania, con conseguente multa e confisca dei mezzi.



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Commenti

  1. Speak:

    -Per quanto riguarda la sicurezza sbagli di grosso, la moto è il mezzo più sicuro, la senti arrivare molto prima di una bici e ti regoli di conseguenza, una bici te la trovi addosso senza accorgertene (in moto non ho mai rischiato incidenti, in bici qualche volta mi son cagato addosso).
    -L'impatto sui sentieri è diverso ma comunque è meno influente di qualsiasi temporale, ci sono posti dove le moto girano dagli anni '70, secondo la vostra teoria non dovrebbe esistere più nemmeno la montagna
    -Gli animali sono più intelligenti delle persone e se ne sbattono le balle delle moto, li ho sempre visti scappare alla stessa maniera anche in bici o a piedi (anzi dei cinghiali non li ho nemmeno visti scappare con la moto accesa!!)
    -Appunto è dagli anni '70 che le moto frequentano i boschi, poi puntualmente arrivano "i Milanesi" in villeggiatura a rompere le balle, ho avuto un paio di volte discussione con escursionisti a piedi e mai erano del posto, inoltre la maggior poarte dei sentieri che ora (da pochi anni a questa parte) puliscono e preparano per le bici esistono solo ed esclusivamente perchè sono rimasti aperti grazie alle moto
    - In caso di incidente le moto al contrario delle bici hanno regolere assicurazione che risponde

    PS molti si lamentano che la gente gira senza targa, il motivo non è per non farsi prendere o pèerchè la moto non è immamtricolata, avete presente quanto può durare una targa (che poi in italia son dei cartelloni pubblicitari) attaccata a un parafango facendo enduro ? Che poi comunque dopo due pozzanghere è illeggibile
    Mamma mia quante ne hai dette , il temporale e’ la natura che azzo di colpa ne ha se spacca un sentiero? il motociclista spacca di sua volontà e io che sistemo i sentieri dove poi passo in MTB non ho mai visto un motociclista con il badile e il piccone …MAI!!!!
    I milanesi poi lasciamo stare il commento….
    Ero anche io motociclista endurista negli anni 90 e la targa non là si metteva , non perché si rompeva ma per scappare non scriviamo cazzate dai… le vecia Mantova
  2. ammericano:

    viva la francia ... girando spesso su quelle strade (almeno quelle delle alpi) noto un rispetto scrupoloso della sicurezza dei ciclisti e gli automobilisti cedono sempre il passo anche ai motociclisti.

    io quando esco in BDC torno spesso terrorizzato. su per i sentieri ho incontrato solo poche volte qualche trialista sempre gentile (anche perché in piemonte è vietato andare per boschi in moto). diversa è la situazione sulle strade militari famose ed in quota che si riempiono di enduristi da birra e polenta in rifugio.

    ciò detto per come ho le palle girate sarebbe finita molto male se avessi incontrato gente simile a quella del video sul sentiero.
    Ci sono dei posti con maggiore sensibilità. Il punto é che drogati, alcolizzati, schiavi dello smartphone, gente che al volante immagina di trovarsi a Monza, ne é piena.
    Certo mi da fastidio leggere che solo in Italia accadono robe del genere: non é cosi.
    É utile ricordare che Rebellin é stato ucciso da un tedesco alla guida di un camion per lavoro, che proprio in Italia era stato già condannato (a Foggia), e al quale avevano ritirato la patente (a Chieti, circa 20 Km da casa sulle strade dove esco in bici) per reati avvenuti nel 2009 e nel 2014.
    Quanto ai sentieri e ai giri in MTB, valgono le stesse considerazioni: se uno é una testa di cazzo, lo é sempre sia alla guida di un auto che di una moto da cross.
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