Nuova Santacruz V10 Carbon. Gioco a premi Santacruz!

Sono passati solo due anni dalla presentazione della Santacruz V10 Carbon, due anni durante i quali il team Syndicate, composto da Steve Peat, Greg Minnaar e Josh Bryceland, ce l’ha messa tutta per portarla sul gradino più alto del podio. L’ultimo successo è stato proprio il campionato mondiale del 2012, tenutosi a Leogang in settembre, dove Minnaar ha vinto con la nuova bici che vi presentiamo in questo articolo. Infatti la squadra ha corso la stagione 2012 sul V10 che va in produzione in queste settimane, e correrà la stagione 2013 su una bici identica a quella che troverete nei negozi a partire da gennaio 2013.



.

>> Per il gioco a premi andare in fondo all’articolo.

Esteticamente non è cambiato praticamente nulla, se si eccettua il link superiore leggermente più squadrato e le grafiche. A livello telaistico, invece, Santacruz si è data molto da fare. La differenza più grande rispetto al modello 2012 è il peso, sceso di 830 grammi grazie sopratutto al carro, ora interamente in carbonio (prima era in alluminio), per un peso complessivo di 3.15 Kg con Rock Shox Vivid Air o 3.6 Kg con Fox DHX RC4 con molla 9.5” x 3.0” in acciaio, per un telaio in taglia M.

Le geometrie rimangono le stesse del V10c modello 2012. Le trovate qui.

Quello che impressiona è la lavorazione del carbonio, che abbiamo potuto visionare a Massa Vecchia, dove si è tenuta la presentazione due settimane fa, grazie ad un telaio sezionato dagli ingegneri Santacruz e visibile nel video qui sotto. Il triangolo anteriore é un monoscocca in carbonio dal peso di soli 1.05 Kg,  con un risparmio di peso di 300 grammi rispetto al modello 2012. Il carro posteriore, sviluppato insieme ad Enve, pesa 0.68 Kg, ben 530 grammi rispetto al carro in alluminio. Internamente si possono notare i vari strati di carbonio, più numerosi nei punti nevralgici di un telaio che Santacruz stessa definisce il più leggero e il più resistente fra i telai da downhill presenti sul mercato. Addirittura il paracolpi sotto il tubo obliquo sarebbe inutile, a detta degli ingegneri Santacruz, non fosse per questioni estetiche. Infatti il carbonio non ha problemi a resistere anche a forti impatti con i sassi sollevati dalla ruota anteriore. I rider del Syndicate non lo montano.

So già cosa diranno molti di voi dopo aver letto queste righe: tutto marketing! Durante il camp di Massa Vecchia ho avuto modo di conoscere l’ingegnere a capo del progetto V10 ed il proprietario di Santacruz (gran manico in bici), ed ecco che sono saltati fuori dei veri appassionati di bici che non lasciano nulla al caso. Il solo fatto di aver fatto testare segretamente il nuovo telaio dal team Syndicate durante la stagione 2012 la dice lunga su come Santacruz ragiona in termini di perfezionamento del prodotto, a questo va ad aggiungersi la nuova garanzia di 5 anni su tutti i telai della casa californiana.

Nel video potete vedere il laboratorio test in casa Santacruz. Qui vengono testati non solo i propri telai, ma anche quelli della concorrenza. Oltre ai classici test sulla rigidità vengono effettuate tre interessante prove all’impatto: frontale (come quando si arriva corti su un doppio), laterale (sul carro posteriore, come quando uno atterra storto dopo una whippata) e dall’alto (fondocorsa o come quando uno atterra seduto). Guardatelo fino in fondo, sopratutto gli scettici riguardo al carbonio. Infatti alla fine provano a rompere un telaio V10c 2012 contro uno spigolo in cemento.

Altri dettagli del nuovo V10 carbon

–  Paracolpi situati ai fianchi del tubo sterzo, pensati per evitare che la forcella graffi il telaio se i suoi gommini si spostano, che fungono anche da fissacavi.

– Perno passante posteriore da 157mm, per rendere il montaggio della ruota più semplice. Santacruz è convinta che questo diventerà il nuovo standard nel downhill.

– Escursione posteriore variabile da 10″ (254 mm) a 8.5″ (216mm) spostando il punto di aggancio dell’ammortizzatore. Il comportamento della bici cambia completamente, come potete leggere nella prova, più sotto.

– Protezioni dal lato della trasmissione per evitare che la catena sbatta direttamente sul telaio.

– Il linkage superiore è in carbonio per aumentarne la rigidità.

– Hardware in alluminio saldato insieme al telaio in carbonio (presso il movimento centrale ed il linkage superiore).

– Il linkage inferiore è in alluminio forgiato e dispone dei “grease port” per ingrassare i cuscinetti senza doverli togliere.

– Direct mount rear derailleur hanger.

– Colorazione nero-rossa (Syndicate) o nero-verde, con forcella Fox 40 e ruote Enve in tinta.

– Crash replacement e garanzia sui cuscinetti a vita.

Prezzo in Italia: telaio con Fox DHX RC4 4.199 Euro, 4.299 con Rock Shox Vivid. Bici completa con Fox 40 e kit DH a 7.499 Euro. Per chi prenota il telaio entro il 31.12.2012 prezzo di lancio 3.999 Euro. In consegna da fine gennaio 2013.

In prova

Marco Toniolo in azione sul nuovo V10 Carbon in Maremma, foto di Gary Perkin

Ho potuto provare per due giorni il nuovo V10 Carbon su un sentiero non lontano da Punta Ala, dove ero uno dei 4 giornalisti  pamperizzati da tutto il team Santacruz, il Syndicate, Cedric Gracia e la crew del Bagnoli Bike (guide incluse, fra cui il forumendolo Ueppa). Anche se il sentiero era piuttosto lento e stretto per una bici da DH, ho potuto apprezzare il nuovo mezzo. La corsa posteriore di 10 pollici é molto lineare, più pensata per il weekend warrior che per il pro che fa gare. Infatti tutti i rider del Syndicate usano il V10 con l’escursione da 8.5″ (vedere le loro bici in dettaglio qui e quella di Cedric Gracia qui), per il semplice motivo che la bici diventa più reattiva, grazie anche alla sospensione che si comporta più progressivamente. Da notare che, se si passa da 10 a 8.5 pollici, si dovrà anche cambiare la molla, mettendone una più morbida per l’escursione minore. L’angolo sterzo passa da 65° a 64° e il movimento centrale si abbassa da 375 a 361 mm.

Le sospensioni Fox lavorano alla grande e sono molto equilibrate fra anteriore e posteriore, anche perché il team Syndicate e Fox lavorano da anni insieme durante le gare di coppa del mondo per affinare la loro tecnologia. Un meccanico Fox, infatti, segue il team in tutte le tappe della coppa e era presente anche a Massa Vecchia.

Le ruote in carbonio Enve, testate da me nella loro versione AM da 29 pollici, si confermano il punto di riferimento in quanto a rigidità rapportata al peso, ma per approfondire tutto il discorso test vi prego di aspettare qualche giorno, quando il nostro tester Marco Milivinti pubblicherà un test completo, visto che Santacruz ci ha messo a disposizione uno dei pochi V10 Carbon esistenti al momento. Vi ricordo che Marco è arrivato 13° ai campionati del mondo di downhill a Champery nel 2011 (qui il report).

Marco Milivinti sui sentieri di casa sua mentre testa il nuovo V10c

Nuovo testcenter Santacruz

Con la visita di Sindacate in Maremma parte un nuovo progetto di Santacruz in collaborazione con Bagnolibike, che diventa ufficialmente il primo negozio a dare la possibilità a tutti i rider di poter salire in sella ad una Santacruz sia per una bella escursione tra i sentieri più belli della Maremma Toscana sia per testare da vicino i prodotti, magari prima dell’acquisto. Per questo la Bagnolibike mette a disposizione alcune formule interessanti che troverete sul suo sito Bagnolibike.com

Le bici in prova attualmente sono 6 dalla nuovissima Tallboy Lt ’29 in carbonio alla Nomad e Nomad Carbon, in diverse taglie  colori e montaggi così da poter sfruttare a pieno tutta l’ampia gamma.

Santacruz.com
Distributore per l’Italia: DSB Bonandrini 

Gioco a premi

Fra tutti quelli che commentano questo post entro sabato 24 novembre 2012 alle ore 24:00 (no messaggi privati) verranno estratti i due vincitori che potranno scegliere una maglia tecnica Santacruz dal negozio online di DSB Bonandrini, a seconda della disponibilità. Non sono ammessi reclami e un’eventuale taglia sbagliata non verrà sostituita.

Una maglia di esempio fra quelle di Santacruz

Storia precedente

[Fotografia] Bearclaw Hand Plant: come è stata scattata la foto?

Storia successiva

GambyDiary #1 Megavalanche “Ile De La Reunion 2012”

Gli ultimi articoli in News