Rocky Mountain in amministrazione controllata

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Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l’azienda canadese oggi ha presentato la richiesta di amministrazione controllata.

Stando a quanto riporta NSMB.com, alcune settimane fa circa 14 dipendenti erano stati licenziati dagli uffici di North Vancouver, St. Georges e in Europa. Purtroppo è arrivata una notizia ancora peggiore: l’intero staff dell’ufficio di North Vancouver (meno una o due posizioni) è stato licenziato. Si pensa che questo includa anche gli atleti sponsorizzati, ma al momento non ne abbiamo conferma.



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Qui trovate il report di EY che si occupa dell’amministrazione controllata.

Il seguente comunicato è stato tratto da newswire.ca:

SAINT-GEORGES, QC, 19 dicembre 2024 – RAD Industries Inc. (la “Società” o “Rocky Mountain”) ha annunciato oggi di aver presentato alla Corte Superiore del Québec (Divisione Commerciale) (la “Corte”) una domanda di protezione ai sensi del Companies’ Creditors Arrangement Act (“CCAA”).

Nonostante la forte domanda di biciclette durante la pandemia, l’Azienda ha avuto difficoltà a garantire le forniture a causa della scarsità e dell’aumento dei costi. Una volta terminata la pandemia, l’azienda ha dovuto fare i conti con un forte calo dei prezzi di vendita.

Di conseguenza, i margini si sono ristretti, esercitando una pressione finanziaria senza precedenti sull’azienda. Rocky Mountain non ha altra scelta se non quella di avviare le procedure di ristrutturazione per lanciare il Processo di Sollecitazione alle Vendite e agli Investimenti (SISP) per diventare un’azienda resiliente e di successo a lungo termine.

Intraprendendo un processo di ristrutturazione nell’ambito del CCAA, la Società sarà in grado di evitare il più possibile l’interruzione dell’attività e di ridurre gli impatti derivanti dalla situazione attuale. La Società chiederà alla Corte di nominare Ernst & Young come Monitor nell’ambito del CCAA. Lavery de Billy è il consulente legale della Società.

Commenti

  1. Robibz:

    Non mi sembra che Giant abbia prezzi bassi, anzi
    Se vuoi che te le regalino allora stiamo parlando di due cose diverse.
    I gruppi e le sospensioni non le fanno loro, quindi il prezzo non può essere completamente diverso dalla concorrenza top.
    Ma i prezzi sono inferiori del 20/30% a pari allestimento, tanto per dire non esistono giant da 16000 euro, esistono specialized e trek da 16000 euro
  2. bughy1978:

    Fallo tu no? Rimetti in bolla il bilancio di una azienda senza fare tagli, su, che ci vuole (l'università della strada insegna tutto)...
    A me questo odio incontrollato verso i professionisti od i managers delle aziende, a volte, non lo capisco...
    Non sono un manager ne' un professionista ma ho almeno l'onestà intelletuale di non criticare le aziende che effettuano i tagli o le chiusure quando anche io ne sono responsabile:

    -compro tanto su Amazon
    -ho comprato una Canyon in rete
    -faccio la spesa in grosse catene e non in un piccolo negozio di paese

    ...
    Non si può più neanche criticare!
    Mi sembra legittimo criticare, soprattutto a posteriori, quando alcune decisioni si sono rivelate fallimentari e in certi casi era evidente fin da subito il risultato finale.
    Caso emblematico è Stellantis, che ha rilasciato ricchi dividenti per gli azionisti tagliando i fondi per R&S, non occorre essere dei maghi per capire le conseguenze di certe azioni, poi fai contenti gli azionisti ma distruggi l'azienda.
    Rivolgersi alla grande distribuzione è una scelta personale, certamente vai a danneggiare il piccolo negozio di quartiere ma qui parliamo di grandi gruppi internazionali.
  3. fear_factory84:

    quindi saprai bene che il problema di fondo e' il capitalismo alla base di tutti quei meccanismi.. e per cambiarlo, sicuramente non ci basta un forum di mtb... ne tanto meno si puo' fare in una schioppettata.
    Certo che un forum non cambia il mondo ma quando senti la gente lamentarsi che "i propri soldi" rendono solo il 5% capisci che il problema non è solo la multinazionale ma anche l'avidità del singolo!!!
    Il problema è anche umanistico non solo finanziario!!!
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