Tom Pidcock vince la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokio

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Le condizioni climatiche per la gara maschile di XC a Izu, Giappone, sono quelle previste: umidità al 72%, temperatura 27°, cielo grigio-cappa, terreno secchissimo e polveroso. Tutti i migliori sono al via, la posta in palio è la più grande per un atleta: le medaglie olimpiche.



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Il tracciato è molto impegnativo e il primo a farne le spese è uno dei favoriti: Mathieu Van Der Poel. L’olandese si impunta su un drop, cadendo male. In qualche modo si riprende e si rimette in sella, perdendo 1 minuto dal gruppo di testa. Sarebbe successo con un reggisella telescopico?

EDIT: a quanto pare è stata tolta una rampa che MVDP si aspettava.

 

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Alla fine del secondo giro si delinea un gruppetto di testa che detta il tempo: Pidcock, Schurter, Flückiger e Cooper.

La secchezza del tracciato è micidiale per trazione e grip, tanto che anche uno come Schurter stava per finire per terra in una curva semplice:

Pidcock se ne va durante il terzo giro, l’unico che riesce a stargli dietro è Flückiger, mentre Nino sembra avere delle difficoltà e transita sul traguardo a 40 secondi di distacco dal duo di testa.

Flückiger perde tempo anche lui a causa della polvere sul tracciato, perdendo trazione in salita in un momento cruciale della gara quando stava tentando di chiudere il gap dal britannico.

Alla fine del quinto giro MVDP getta la spugna, mentre Pidcock ha un vantaggio di 11 secondi su Flückiger. Interessante anche la battaglia per il bronzo, con Schurter che battaglia con Koretzky e Cooper. Fuori dai giochi per il podio invece Cink, a causa di una foratura.

Leggera l’azione di Pidcock, faticosa e pesante quella di Flückiger, che comunque non molla. 14 secondi ad inizio dell’ultimo giro.

Pidcock tiene il vantaggio senza problemi e si invola così verso l’oro olimpico. Una prestazione incredibile del 21enne britannico se si tiene conto dell’infortunio alla spalla di poche settimane fa. Argento per Flückiger e bronzo per lo spagnolo Serrano. Medaglia di legno per Schurter.

Gara da dimenticare per gli italiani, nessuno nei top 10.

Classifiche complete.

 

Commenti

  1. Maiella:

    Concordo. A scapito di Pidcock c'é una falsa percezione a cui contribuisce la critica sportiva. Mi riferisco ai confronti con i risultati che MVDP (ma ci metto anche Eout Van Aert) raccoglie su strada. In realtà bisognerebbe sottolineare che sono fisici diversi e che Pidcock non può correre su strada come fa MVDP. Quando si passa sulla MTB il relativo gap in termini di potenza si assottiglia. Con riferimento a MVDP possiamo dire in questa circostanza che la potenza é niente senza controllo.
    Beh Pidcock potrebbe puntare a vincere in salita...certo è che con uno come Pogacar diventa dura.
  2. matteof93:

    Beh Pidcock potrebbe puntare a vincere in salita...certo è che con uno come Pogacar diventa dura.
    Eppure sono sicuro che ciò che ha fatto Carapaz poteva riuscire anche Pidcock. Forse é inesperto, ma in certe classiche (vedi strade bianche) si é ben comportato. Vedremo in futuro.
  3. dang67:

    Pidcock alla freccia del brabante quest'anno ha battuto WVA in volata se non ricordo male.
    Si, ma era una volata a 3 alla fine di una gara con un botto di muri dove essere velocista o meno conta relativamente poco...lì contava solo quanta benzina ti era rimasta. La verità è che WVA può vincere una volata di gruppo, Pidcock no. Però Pidcock pesando 58 kg può puntare a fare la differenza su salite ripide, io lo vedrei bene alla Vuelta e al Giro.
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