Petropolis

XC Petropolis: tracciato troppo pepato?

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Già dalla preview del tracciato della prima gara di coppa del mondo di XC di capiva che il percorso progettato da Avancini non fosse facile. Ed infatti, non tutti i rider sembrano esserne all’altezza, soprattutto se ci si ostina a girare con la sella alta su quei drop.

Dove e quando guardare la gara, domenica 10 aprile.



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Notare che il salto del faceplant è lo stesso che in cui si è fatto immortalare Cink (con la sella bassa):

Commenti

  1. pulga:

    https://www.youtube.com/shorts/xVUqcNJxDVo
    Quel che dico io (provo a dirlo un filo più seriamente) è che il salto ci può anche stare (probabilmente non è neanche così tecnicamente probante per atleti del genere), ma quello che non capisco è il fosso nel mezzo.

    Con una passerella a collegare le due rampe, o semplicemente con un panettone come quello che si vede dopo nel video, il salto sarebbe stato lo stesso; a me pare un rischio inutile, magari ti si stacca un piede dal pedale o ti salta la catena qualche mt prima della rampa e sei fottuto.

    Che poi l'XC sia più tecnico va da sè, e probabilmente va anche bene...non capisco però perchè esporre gli atleti (anche se professionisti) a rischi inutili.
  2. maxfrusciante:

    Certo ma l xc si è evoluto profondamente negli ultimi anni, gli attuali atleti vengono da una scuola diversa. Quelli che avremo fra 4/5 anni saranno ancora più diversi degli attuali. Ma non è una questione di preparazione tecnica perchè sono tutti tecnicamente degli animali, chi ha avuto la fortuna di vederli dal vivo o di fare parte di una scuola di mtb sa di cosa parlo.
    Il concetto è un altro, qui l atleta va oltre i limiti altrimenti non si fa risultato, quindi la tecnica, il fisico sono tutti usati al 150%.
    Idem per tutte le altre discipline dove il rischio gravity è superiore e sono state previste maggiori protezioni.
    Nell xc invece il peso è ancora più importante che nelle altre discipline perché la componente watt/kg è fondamentale, mettere dei passaggi tremendamente tecnici appartenenti ad altre discipline in un contesto dove si guarda al grammo pone i piloti davanti ad un dubbio che non avevano qualche anno fa "mi proteggo un minimo o vado praticamente nudo e se cado speriamo di non farmi male seriamente?".
    Perché cadere su un rock garden importante, un salto di svariati metri senza nulla e ripeto nulla secondo me è follia.
    Poi ok lo show ed il business sennò si ferma tutto ma ci sono mille modi per rendere più tecnico un percorso ragionando anche di sicurezza.
    La mia è una chiacchiera da bar, nel senso che non ho nessun titolo per parlare e non ho nemmeno ragionato a lungo per maturare un'opinione in merito, però ho la sensazione che le affermazioni

    1) qui l'atleta va oltre i limiti e si utilizza tutto oltre i limiti previsti
    2) questo è un contesto dove non si da nessuna importanza all'adeguatezza dell'attrezzatura se va a discapito del peso
    3) ci sono mille altri modi per mantenere audience (parafrasato dalla tua ultima considerazione)

    mi sembrano un po' generaliste.

    1) Io non sono un atleta XC di livello mondiale e non so se è poi così vero che stiamo andando oltre ogni limite. A me quello che fanno a livello tecnico sembra una performance aliena e irragiungibile, ma anche tutto quello (pochissimo) che so fare ora mi sembrava impossibile prima di imparare a farlo. Andrebbe un po' approfondito il concetto.

    2) mi sembra che nel giro di pochissimo siamo passati da front a full a full col telescopico a full col telescopico ed escursione da 120mm (che solo nel 2015-2016 era la descrizione di una bici da trail/AM). E queste cose sono avvenute a discapito del peso del mezzo (al lordo del vantaggio di peso guadagnato su altro, come ruote o telai, che magari ha compensato in qualche misura). Sicuramente qui ci sono compromessi cruciali, e scelte tattiche fondamentali da fare per approcciare la gara.

    3) che ci siano così tanti modi per promuovere un business è una considerazione facile da fare, ma quando ci si lavora e ci si vive forse risulta meno facile da applicare. Seduto al bar con gli amici posso dirlo anche io, così come posso dirlo riguardo alle scelte tecniche del CT della nazionale di calcio, o alle scelte politiche del governo di uno stato. Le poche volte che mi sono trovato io a dover ottenere risultati per qualche aspetto professionale mi sono accorto come sia molto più difficile di quel che sembrava.


    Sono comunque d'accordo che questo sport stia cambiando faccia: era una performance di natura atletica ma sta assumendo qualche sembianza di sport estremo. Non mi sorprende se coglie qualcuno impreparato..
  3. DrPeperino:

    Il punto è che se qualcuno sta facendo l'atleta professionista di XC è perché quello interessa (show) e genera un business (soldi).
    Se il settore non continua a generare interesse e ad alimentare il business, chiude.

    Con questo non dico che non sia corretto porsi delle domande sulla sicurezza di chi pratica questa professione, e dare dei limiti agli organizzatori, ma non dimentichiamoci che sono tutti lì perché ciò che fanno genera interesse e business.
    Il punto è che questa sta diventando una nuova disciplina che non è più cross country..
    Anche il podismo se lo guardi in tv è di una noia mortale.. però non è che per farlo appassionante si son messi a fare le maratone in stile parkour con salti, voli, piroette.. eppure è uno sport con una marea di business dietro di praticanti e aziende del settore..

    L'xc invece sta prendendo una piega di "enduro senza protezioni con cronometro sia in salita che in discesa".. ed è una nuova specialità che praticamente nessun comune mortale che il lunedi deve andar a lavorare pratica..
    Quindi non ne vedo molto il senso se non quello di un circo itinerante tipo rampage.. dove un campione come Van der Poul si cappotta da 2 metri sbatte la schiena.. per poco non finisce la carriera e il video fa il giro del mondo.. wow....
    Che vinca il più forte?! Anzi no.. che vinca chi rimane intero..
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