Coronavirus: quale distanza mantenere in bici?

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Qual è la corretta distanza di sicurezza da mantenere in bici in tempi di coronavirus? A questa domanda hanno cercato di rispondere due équipe delle università  KU Leuven (Belgio) e TU Eindhoven (Paesi Bassi) in uno studio, per il quale hanno creato un modello in cui hanno simulato la traiettoria delle particelle di saliva espirate nell’aria durante lo sforzo fisico a diverse velocità.

Se l’ormai tipico distanziamento sociale di 1-2mt è considerato sicuro stando fermi in piedi in ambiente chiuso o persino all’aperto con debole vento, le cose cambiano radicalmente durante una corsa a piedi o in bici. Un colpo di tosse o uno starnuto possono vaporizzare saliva (goccioline del diametro di 40 mm — 200 mm)  e facilmente finire nella scia che ci si lascia dietro, andando a colpire e potenzialmente infettare chi ci segue, o contrario.

Grazie alle simulazioni contenute in questo studio, con diverse velocità e angoli diversi di posizionamento di due ciclisti (appaiati, uno dietro l’altro, uno dietro in diagonale) sono arrivati alla conclusione che la situazione peggiore sia con uno dietro l’altro, e che la distanza di sicurezza in bici dovrebbe essere di almeno 10mt se si pedala a bassa velocità (14,4km) e 20mt ad alta velocità (30km//h). Al crescere della velocità le particelle di saliva decadono più rapidamente, ma se si passa in una “nuvola” di particelle vaporizzate queste si possono attaccare ai vestiti e rappresentare una fonte di contagio per più tempo.

Lo studio è stato concepito simulando una situazione di corsa a piedi, e poi inferendo i risultati alle velocità del ciclismo, in particolare in una intervista che risponde a vari interrogativi sullo studio stesso e sui suoi limiti e pretese, che potete leggere qui (in inglese). In particolare si tratta di uno studio sulla simulazione aerodinamica delle particelle di saliva, senza pretese epidemiologiche/virologiche e quindi sui rischi infettivi.

Commenti

  1. Buttate la tv ragazzi!
    Al massimo guardatevi Netflix e Sky per le partite, avendo l’accortezza di evitare Sky tg24.
    Io ascolto Radio24 mentre giro in auto per lavoro... vero che i tg sono simili a quelli asserviti delle tv, ma se ascolti le trasmissioni ogni tanto fanno parlare qualcuno che non ha perso la testa o che non ha interesse a creare terrore. Allora ti rendi conto che puntano a manipolare i dati per creare paura.
    Se domani tirano fuori che hanno tamponato più gente per cercare di presentare un numero di contagi maggiore, tu credi che ti si impenna la curva e... niente è già buffo così.
    Sempre se li fanno davvero eh, ma vogliamo crederci.
    Più chiaro appena uno accende il cervello e dice qualcosa di sensato che va contro quello che dicono in tv gli mettono subito dopo uno che parla di Bill Gates degli alieni e dei chip e dei vaccini così lo mandano in vacca e lo fanno passare per matto.
    Oggi se ti fai delle domande dai molto fastidio
  2. Jolly Roger:

    Dovremmo essere arrivati al dunque per la mascherina o abbiamo ancora dubbi?

    Mentre per la distanza tra i ciclisti (peraltro argomento del 3d)?
    Credo che in tal caso la norma possa venire applicata dal sanzionatore in maniera più restrittiva venendo meno il presupposto del distanziamento per gli sport di contatto a livello amatoriale, quindi non legato ad associazioni e federazioni. Il ciclismo in genere, che pur per ovvie ragioni non prevede il contatto, nei passati provvedimenti è stato associato ad essi.
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