Gravaa presenta delle ruote con cui cambiare la pressione delle gomme mentre si pedala

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Avreste sempre voluto poter regolare la pressione delle gomme a seconda del tipo di terreno su cui vi trovate? L’olandese Gravaa ha progettato delle ruote in carbonio con dei mozzi in cui è presente una pompa miniaturizzata ad alta pressione, che viene attivata usando la rotazione delle ruote stesse.



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La frizione necessaria per attivare la pompa viene collegata al mozzo tramite un meccanismo elettro-pneumatico solo su richiesta del rider, che controlla il sistema tramite un comando remoto a manubrio. Questo per evitare dispersioni di energia quando non si usa il sistema.

Le ruote sono compatibili con tutte le bici standard presenti sul mercato, sia MTB che gravel.

Secondo Gravaa, questi sarebbero i vantaggi:

  • controllare la pressione mentre si pedala.
  • Andare più veloce adattando la pressione al terreno: più grip sullo smosso, meno resistenza al rotolamento sul duro
  • Più sicurezza
  • Lasciare la pompetta a casa
  • Imparare a conoscere la pressione delle gomme (il sistema è compatibile con i vari bike computer tramite ANT+

Al momento non si sanno pesi, specifiche e prezzi, ma fra qualche mese dovrebbe essere online il webshop sul loro sito.

Gravaa

 

Commenti

  1. lollo72:

    Bè la fatica per gonfiare in qualche modo la si fa, se si pensa alla legge di conservazione della massa ed al postulato di Lavoisier : "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" , quindi l'energia per attivare quella pompetta integrata da qualche parte arriva , in questo caso da chi fa muovere il mezzo .
    Concordo, ma vedi il problema (consumo energetico) oggi viene solo spostato, ad es. dalla pompa a mano a quella nel mozzo, tutte le volte che nella catena della produzione di qualcosa (moto inteso come movimento) aggiungi un anello consumi più energia, perché devi far muovere qualcos’altro che pesa, che ha attriti ecc., in sintesi sarebbe più economico (in senso energetico) inventare una pompa a mano con i minori attriti esistenti ad oggi, ma siccome siamo nell’era della complicazione delle cose semplici.........
  2. pk71:

    Concordo, ma vedi il problema (consumo energetico) oggi viene solo spostato, ad es. dalla pompa a mano a quella nel mozzo, tutte le volte che nella catena della produzione di qualcosa (moto inteso come movimento) aggiungi un anello consumi più energia, perché devi far muovere qualcos’altro che pesa, che ha attriti ecc., in sintesi sarebbe più economico (in senso energetico) inventare una pompa a mano con i minori attriti esistenti ad oggi, ma siccome siamo nell’era della complicazione delle cose semplici.........
    UCAS
    ufficio complicazioni affari semplici
  3. cicluto:

    UCAS
    ufficio complicazioni affari semplici
    Guardate, purtroppo anche io sono portatore sano di quella terribile epidemia che sta falcidiando tutto il mondo del ciclismo...
    Eh si, sono anche io grammomaniaco!
    Neanche io mi porto dietro l'aggeggio a batteria, ma una semplice pompetta.
    Però in caso di giro epico in gruppo, potrebbe avere un senso: perchè tante volte abbiamo avuto soste prolungate in caso di forature per lentezza di gonfiaggio con pompetta, o CO2 che faceva cilecca. Chiaro che se io porto il mattone da 4 etti, un altro porta almeno dolcetto o grappino!
    L'altro mio grosso problema è che mi lascio affascinare dalle novità, e sicuramente avere un sistema di gonfiaggio inserito in ogni mozzo sarebbe una grande comodità.
    Ma, tornando al citato Lavoisier, mi rendo conto che a costo zero non esiste nulla. Nello specifico sarà sempre necessario un elevato costo di peso, di soldi o di tecnologia (oltre alla classica ovvietà che solo ciò che non c'è non si rompe!).
    Il progetto mi sembra interessante e spero possa avere un futuro, ma suppongo che sia realizzabile solo con dei costi di peso, soldi e tecnologia molto elevati e comunque poi vincolati esclusivamente ad un'unica bc.
    Aspettiamo fiduciosi!!

    Buone pedalate
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