I risultati del programma di riciclo di Schwalbe

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[Comunicato stamap] Schwalbe ha pubblicato il suo terzo rapporto CSR dal titolo “We are recyclists”. All’interno, l‘azienda a conduzione familiare presenta in modo trasparente i progressi compiuti nel suo percorso di responsabilità sociale ed ecologica. Schwalbe si concentra in particolare sulla promozione dell‘economia circolare, sull‘aumento costante degli aspetti eco-sostenibili in tutti i prodotti Schwalbe e sull‘espansione del suo impegno diversificato per la solidarietà.

  • Il 76% del fatturato annuo è stato generato con prodotti ecologici (prodotti con gomma proveniente dal commercio equo-solidale, materie prime riciclate e/o rinnovabili)
  • 2 milioni di camere d‘aria per biciclette riciclate in tutto il mondo e 550.000 pneumatici per biciclette riciclati (nell‘agosto 2024 è stato raggiunto cumulativamente il milione)
  • Riduzione del 37% delle emissioni di CO2 nella produzione (Scope 1, 2 e 3) dal 2018.
  • Cinque progetti sostenuti dal Consiglio dei Bambini

Frank Bohle, CEO: “In qualità di pionieri dell‘economia circolare, vogliamo aumentare costantemente la percentuale di aspetti eco-sostenibili nei nostri prodotti. Nel 2023, il 76% delle vendite annuali è stato generato da prodotti realizzati con gomma proveniente dal commercio equo-solidale, materie prime riciclate e/o rinnovabili. Il nostro obiettivo è ridurre costantemente il nostro impatto ambientale attraverso la transizione verso un‘economia circolare e promuovere attivamente la bicicletta come mezzo di trasporto ecologico del futuro”.



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Uno dei momenti salienti del 2023 è stato il lancio del Green Marathon, il primo pneumatico al mondo realizzato, tra l‘altro, con pneumatici usati provenienti dal Sistema di Riciclo Schwalbe. Ad oggi, Schwalbe rimane l‘unico produttore a produrre nuovi pneumatici con materiali riciclati da vecchie camere d‘aria e pneumatici. Oggi, Schwalbe utilizza il nerofumo riciclato (rCB) nel 70% di tutti gli pneumatici, che è un prodotto proveniente direttamente del processo di riciclo e sostituisce il nerofumo ricavato dal petrolio grezzo. Ciò avviene senza alcuna
perdita di qualità.

Schwalbe ha fatto progressi anche con il suo progetto Fair Rubber. La percentuale di pneumatici con gomma naturale proveniente dal commercio equo-solidale è aumentata enormemente. A lungo termine, Schwalbe persegue l‘obiettivo di approvvigionarsi al 100% dal commercio equo-solidale. Oltre alle comunità locali e alle condizioni di lavoro che tengano conto del benessere dei lavoratori, questo impegno promuove anche il tema della biodiversità. La gomma naturale certificata proviene da piantagioni nella giungla. A differenza delle monocolture, questo tipo di piantagione preserva l‘elevata biodiversità naturale della foresta pluviale.

Il tema della biodiversità ha sempre avuto un ruolo centrale per Schwalbe: da quasi 15 anni, l‘azienda sostiene la Borneo Orangutan Survival Foundation, impegnata nella sopravvivenza degli animali del Borneo e nella protezione del loro habitat naturale nella foresta pluviale. Nel 2023, il Comitato dei Bambini, figli dei dipendenti Schwalbe, ha potuto sostenere un totale di cinque progetti. Il comitato consente ai bambini di decidere in modo indipendente, attraverso un processo democratico, in merito al finanziamento di progetti di aiuto all‘infanzia. Vengono sostenute sia iniziative locali che progetti internazionali.

Schwalbe

Commenti

  1. Sì bravi, tanto il maggior prezzo delle materie prime equo solidali, oltre a riciclare materiale già usato e su cui ci hanno già guadagnato in precedenza, lo paga sempre il consumatore.
    Un po' come quando in bolletta paghi di più la corrente elettrica generata da fonti rinnovabili rispetto a quella da combustibili fossili.
  2. AlfreDoss:

    Sì bravi, tanto il maggior prezzo delle materie prime equo solidali, oltre a riciclare materiale già usato e su cui ci hanno già guadagnato in precedenza, lo paga sempre il consumatore.
    Un po' come quando in bolletta paghi di più la corrente elettrica generata da fonti rinnovabili rispetto a quella da combustibili fossili.
    Con molta probabità il processo di riclico e riutilizzo di un materiale costa ancora di più rispetto all'uso di una materia prima vergine, quindi un prezzo maggiore è comprensibile.
    Quello che non ha senso, invece, è la tua analogia tra energia fossile e rinnovabile - come se l'installazione e il mantenimento di un parco solare o eolico non avesse costi.
    Riusciamo a polemizzare su tutto, e la maggior parte delle volte in campi che non ci competono.
  3. L’iniziativa è senza dubbio lodevole a patto che quello che succede nella realtà sia effettivamente quello che scrivono e se penso ad altre aziende , ad esempio nel settore agro alimentare che qualcuno racconta di acquistare da produzioni dove si evita l’uso massiccio di pesticidi e non si sfruttano le persone e talvolta i bambini ma nella realtà fanno l’esatto contrario qualche dubbio mi viene.
    A me sembra che si usi troppo lo slogan Del green per dimostrare che si riduce l’impatto ambientale così si accontenta una parte dell’opinione pubblica che crede che con la bacchetta magica possiamo produrre tutta l’energia che ci serve senza rendersi conto di quanta ne consumiamo e quanta realmente se ne possa generare in modo pulito al 100%. Io sono ben contento se si arriverà a tale obbiettivo ma sulle tempistiche ho seri dubbi , sicuramente quando sarà possibile cercherò di fare acquisti che vadano in questa direzione
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