Il biker imbruttito dopo un mese di quarantena

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Dopo un mese di quarantena il biker imbruttito si è imbruttito ancora di più.

Si sveglia a mezzogiorno pensando di essere in Vietnam alla ricerca del colonnello Kurtz. Non sono però le pale dell’elicottero a svegliarlo, ma quello del drone dei carabinieri.



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Fa colazione con i resti della cena, ovvero una pizza diavola contrabbandata da un suo amico che in tempo di pace spacciava droga.

Controlla Strava, dove ormai tutti hanno messo le attività come private.

Va su Facebook, ma anche lì è stato bannato da tutte le pagine di ciclismo e podismo.

Trova il video dell’untore che correva in spiaggia, e commenta con uno svogliato #staiacasa, inconsciamente facendo il tifo per il podista mentre semina il carabiniere fuori forma.

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Si rende conto di essere ormai passato al lato oscuro di chi pensa veramente di voler uscire in bici. Scaccia il pensiero andando in bagno.

Omissis.

Prende la decisione più difficile della sua vita: andrà a fare la spesa in bici.

Esce di casa in sella alla sua enduro da 180mm di escursione. Cominciano ad arrivargli impropreri e maledizioni da ogni davanzale e balcone della sua strada.

Una signora sovrappeso gli lancia dei pomodori marci, mentre la dirimpettaia coi bigodini chiama le forze dell’ordine.

Riesce a fare ancora 100 metri calpestando innumerevoli merde di cane, prima di essere fermato da una volante della polizia, mentre dai balconi piove giù di tutto.

Si ritrova ammanettato, sbattuto sul cofano e perquisito da un tizio con maschera per attacchi biochimici.

L’ologramma di Gonde appare in fondo alla strada, in dimensioni gigantesche. Dice qualcosa su virus, tasse e scuola della vita.

Dagli altoparlanti della macchina della polizia si sente Salvini che recita il rosario.

Un drone volteggia a pochi metri dalla sua faccia, riprendendo ogni cosa.

“Volevo solo fare la spesa”. Il poveretto urla e si dispera, ma la multa di 300€ (3.000€ secondo il giornale locale e 30.000€ su Facebook) è già pronta.

Lo richiudono nel suo monolocale, portandosi via le chiavi e sequestrandogli la bici, oggetto di Satana, oltre alle scarpette da corsa.

Solo, disperato ed affamato il biker imbruttito maledice cinesi, pipistrelli e la Merkel.

Chiama il suo amico pusher, si fa portare una pizza Hawaii e sei Corona in offerta speciale.

Si addormenta ubriaco sotto il megaschermo diventato obbligatorio, con Burioni che lo osserva.

 

Commenti

  1. mickmac:

    A me hanno detto che i 200/100 metri sono un invenzione e che si parla di prossimità rispetto alla prorpia abitazione che significa "sotto casa"
    detto che adesso finiamo come al solito a discutere stupidate: regione lombardia, ho davanti quanto scritto dal mio comune: "consentita attività motoria a distanza non superiore a 200 metri da casa "
  2. daneel67:

    Certo, però almeno con giudizio lo puoi fare.
    Certo. Infatti ammiro la cosa e non è null altro di ciò che è giusto e corretto fare. Con testa e intelligenza
  3. Il_Tasso:

    Ero a 50 metri in linea d'aria dal portone. Non mi hanno contestato la distanza, ma il fatto che stessi correndo, e non camminando, o pisciando il cane.
    Confermo, è successo anche ad un mio amico, dalle nostre parte ci è concesso camminare ma non correre :specc:
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