Il telescopico “automatico” BMC che scende da solo

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BMC ci ha mostrato il prototipo di reggisella telescopico con cui stanno correndo i loro atleti in coppa del mondo. Si basa sul telescopico ideato da BMC che è integrato direttamente nel telaio ma ha in più una funzione che permette agli atleti di risparmiare una notevole quantità di movimenti durante la gara e quindi di energia: il reggisella, a comando, scende da solo senza bisogno del peso del rider.

Questo è possibile grazia a una camera pneumatica inserita all’interno del telaio con una valvola che consente all’aria di essere espulsa e questa depressione permette al reggisella di abbassarsi da solo con la sola pressione del dito sul comando.

Attualmente il neo di questo sistema, ancora in fase prototipale, è che la camera pneumatica va gonfiata regolarmente per consentire il funzionamento dell’abbassamento automatico.

I tecnici di BMC dichiarano che una pressurizzazione di aria, inseribile facilmente con una pompa tradizionale, offre la copertura completa per una gara di coppa del mondo.

Il reggisella “automatico” è compatibile con tutti i reggisella telescopici integrati di BMC, anche se ovviamente per il momento si tratta di un prototipo sviluppato e realizzato esclusivamente per gli atleti ufficiali… ma chissà che non sia una soluzione che possa iniziare presto a diffondersi anche per i normali utenti.

BMC

Commenti

  1. Sono d'accordo, in gare tirate come quelle di XC ogni movimento risparmiato che non sia funzionale alla pedalata è un guadagno di tempo, energia, e concentrazione.
  2. Se non dovesse funzionare, comunque resta possibile abbassarlo nel modo tradizionale, sedendosi in sella mentre si aziona il comando.
  3. richibari:

    eh sì, senza essere in gara, ma da escursionista stai facendo una discesa che non conosci e ti trovi all'improvviso un passaggio difficile, il sedersi per abbassare la sella magari ti fa arrivare scomposto e non pronto
    Almeno da escursionista puoi frenare, e se proprio hai voglia di farla a bomba torni indietro e ci riprovi. In gara invece ogni secondo è oro.
    Per questo dico che lo capisco in quel contesto e meno per un discorso ludico.
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