Il telescopico che ha fatto vincere la Milano-Sanremo 2022

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Matej Mohoric (Bahrain-Merida) ha vinto una Milano-Sanremo che ha regalato grandi emozioni, in particolare grazie al suo attacco in discesa dal Poggio. Mohoric ha pianificato attentamente questa opportunità e si è equipaggiato di conseguenza. Ha montato un reggisella telescopico da mtb, il Fox Tranfer SL Performance Elite, uno dei più leggeri sul mercato (330gr) con un’escursione di 50mm.



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Essendo il reggisella telescopico a sezione rotonda Mohoric ha dovuto utilizzare non la Merida Reacto, bici aero con reggisella con sezione a D, che usa di solito, ma la Merida Scultura, un altro modello dello sponsor. Questi due modelli di bici hanno quote identiche, tranne la lunghezza del tubo piantone, più corta sulla Scultura.

Per l’azionamento, meccanico nel caso del Transfer, i meccanici della Bahrain hanno realizzato un comando remoto fissato sulla piega riutilizzando un comando gripshift rotante da Mtb.

Come si vede dalle foto, la piega manubrio utilizzata da Mohoric sembra un modello custom, presumibilmente con stem più lungo e con angolazione negativa, chiaramente non standard.

E’ stato fondamentale per la vittoria? Mohoric ha spiegato che dopo averlo provato in allenamento si è reso conto subito di quanto “fosse molto più sicuro. Da più controllo della bici se scendi a tutta, ed ovviamente puoi andare un po’ più veloce. É più facile evitare degli errori e correggerli nel caso“.

Errori che Mohoric ha fatto nella discesa, finendo prima in una canalina di scolo laterale, ma uscendone con grande abilità, e poi quasi perdendo l’anteriore in una curva. Errore che in effetti ha corretto, ma allargando molto la curva e quasi andando fuori strada.

Tra l’altro nel secondo frangente il reggisella di Mohoric sembra in posizione normale e non abbassata

L’utilizzo del reggisella abbassabile è una prima assoluta? No. Vincenzo Nibali lo ha utilizzato alla Mi-Sanremo 2014


Così come Jakob Fuglsang sempre alla Sanremo nel 2016


Questi reggisella però non avevano comando remoto e si azionavano ruotandone il fusto per abbassarli, di 1cm nel caso di Nibali, e su più posizioni nel caso di Fuglsang. Curiosamente questi reggisella erano prodotti da FSA che oggi è sponsor proprio anche della Bahrain-Victorious.

Mohoric comunque non ha chiaramente vinto solo grazie al reggisella, ma in primis scollinando il Poggio in 5^posizione, e poi attaccando nel momento buono, quando in testa c’era Pogacar. Prendendo sicuramente grandi rischi in discesa sfruttando le proprie abilità di discesista (Mohoric è anche accreditato come l’inventore della posizione Supertuck, oggi bandita).

Rischi ed errori che in discesa sono sempre dietro l’angolo, anche per uno abile come Mohoric, basti ricordare il jolly che si è giocato al Giro d’Italia 2021

Ed infine tenendo benissimo nel pezzo in piano finale di 3km dove ha tenuto una media 56,4km/h per 406w medi. (contro i circa 57km/h del gruppetto inseguitore). Questo dopo 297km di corsa.

Ad ogni modo Mohoric si è guadagnato non solo la vittoria finale, ma anche il prestigioso KOM su Strava, con un tempo di 1″ inferiore a quello di Nibali nel 2019. Da notare che il miglior tempo fatto segnare ieri dopo quello di Mohoric (tra quelli registrati su Strava) è di Wout Van Aert, con 3’18”, 39° tempo assoluto.

Van Aert è arrivato, con tutto il gruppetto degli inseguitori, a +2″ da Mohoric.

Quella di ieri, favorita anche dal vento, è stata la seconda MI-Sanremo più veloce della storia, con una media di 45.331km/h (293km in 6h27’49’’), dopo quella vinta da Gianni Bugno nel 1990 con una media di 45.806km/h. Matej Mohoric è il primo sloveno a vincere la Milano-Sanremo. E’ la sua 16^ vittoria da professionista ma solo la seconda in una corsa di un giorno dopo il Gran Premio Industria & Artigianato di Larciano del 2018. Ha vinto una tappa in tutti e tre i Grandi Giri. Ed infine curiosamente tutti e tre i corridori saliti sul podio hanno 27 anni: Mohoric 27 e 5 mesi, Turgis 27 e 3 mesi, van der Poel 27 e 2 mesi.

Per Mohoric è sicuramente la vittoria della carriera, non solo per il prestigio, ma anche per come è arrivata, con un’azione che rimarrà nella memoria di molti. Un’azione d’altri tempi come si usa dire in questi casi, frutto di coraggio e presa di rischi. E pure di una scelta inusuale dal punto di vista tecnico. Un mix che ha sempre fatto parte della storia della Sanremo. In particolare si può ricordare il solito Eddie Merckx, che nelle discese dal Poggio ha costruito molti suoi successi. Provando anche soluzioni tecniche per favorirlo, come pedivelle più corte per poter pedalare anche in curva in discesa. Ed ovviamente prendendosi qualche rischio.

Ed a chi gli chiese se prendersi certi rischi fosse un po’ come “vincere alla lotteria”, serafico Eddie rispose: “conosce molta gente che ha vinto 7 volte alla lotteria?“.

Mohoric concorderà.

Commenti

  1. sembola:

    Ricapitoliamo quello che dice Madiot: il reggisella telescopico va vietato perchè Mohoric poteva "finire in carrozzina".

    Però lo scorso maggio il reggi telescopico non c'era e Mohoric ha rischiato di finire lo stesso in carrozzina. Due anni fa REV non ce l'aveva, ed è volato già da un ponte rischiando di morire.

    Se davvero Madiot pensa alla sicurezza, forse sono le discese da eliminare dalle corse, non i reggisella telescopici. Oppure propone di dare licenza di attaccare in discesa solo a chi ha superato uno specifico esame?

    Più che alla sicurezza, mi sa che certi DS siano molto preoccupati dalla logistica. Altri telai da montare, diversi da quelli usati normalmente? anche no. Come quelli da crono, del resto.
    Che odiozzia di scusa che ha preso, ridicolo
    I telai da montare come se se mani le sporcasse lui
  2. fafnir:

    Non capisco il senso di questa precisazione, le gare a chi arriva prima le possono fare anche senza telescopico oppure tutti col telescopico.
    Ed è questa la caratteristica che fa sì che in discesa ci sia qualcuno che va più veloce e cerca di spostare il limite, per vincere. Telescopico o no.
    Se il problema è la sicurezza, allora sono le discese da eliminare, non il telescopico.
    Oppure dovremmo vietare i dischi, i telai aero. O le gare stesse.

    fafnir:


  3. sembola:

    Ed è questa la caratteristica che fa sì che in discesa ci sia qualcuno che va più veloce e cerca di spostare il limite, per vincere. Telescopico o no.
    Se il problema è la sicurezza, allora sono le discese da eliminare, non il telescopico.
    Oppure dovremmo vietare i dischi, i telai aero. O le gare stesse.
    È tutto regolamentato e tutto limitato, ogni componente ha delle regole da rispettare, come in ogni sport.
    Altrimenti monterebbero il motore e andrebbero ancora più veloce
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