Montalbano: cavo teso ad altezza collo, ferito mountain biker

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Sul Montalbano, in Toscana, un mountain biker è rimasto ferito in modo serio a causa di un cavo tirato ad altezza collo su uno dei tanti sentieri della zona. Come riporta il quotidiano La Nazione, Francesco Biagini, 47enne di Pieve a Nievole, venerdì scorso si è accorto all’ultimo momento del cavo, ha inchiodato, è caduto, e si è rotto entrambi i gomiti.

Per una mera fortuna avevo le cuffie bluetooth nelle orecchie e, anche da caduto, ho potuto telefonare mia moglie al telefono usando la voce. ‘Chiama i soccorsi, non riesco a muovermi’ le ho detto. Il problema era capire dove mi trovavo”.



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Rintracciare il ferito è stato complicato. La moglie Silvia ha subito allertato il 118 che, non senza difficoltà, sono riusciti a trovare il ferito dopo circa mezz’ora. Sul posto sono intervenute la Pubblica Assistenza di Larciano e la Misericordia di Vinci, oltre che un’auto-medica. Il personale sanitario ha poi adagiato il ferito su una barella e lo ha trasportato all’ospedale San Jacopo. “Purtroppo i dottori – prosegue Biagini – hanno riscontrato una doppia frattura ai gomiti. Dovrò operarmi a giorni, non so se a Pistoia o a Firenze, vista la gravità di entrambe le fratture. Il recupero non sarà semplice“.

Non credo sia stata la bravata di qualche ragazzino, penso sia più probabile il gesto dissennato di un proprietario di un terreno lì intorno che non voleva ciclo-amatori vicino alla sua proprietà“.

Non sappiamo esattamente dove è successo l’incidente, ma la zona è questa che trovate nella cartina qui sotto. Se avete informazioni più precise, postatele nei commenti.

Foto di copertina di repertorio.

Commenti

  1. Maiella:

    Ma se capita di passare in bici mentre il sociopatico sta costruendo la trappola, cosa bisognerebbe fargli?
    Si Usa lo stesso filo di ferro per farne un cappio e lo appendi al primo albero li vicino. Avendo cura di cercare il ramo dove una volta appeso il personaggio non arrivi a toccare terra...
  2. Zero Cool:

    Dalle mie parti c’è un sentiero di passaggio, saranno in tutto 4 km di cui la metà asfaltato, nelle zona é comparsa una bella catenina con scritto proprietà privata a chiudere 200 metri (duecento) di asfalto che porta ad una stradina di altri 4/500 metri , mai usata da nessuno, che porta ad una casa disabitata, non ci sono campi coltivati o altro, solo quella casa in rovina, mio nonno passava per quella strada da metà del secolo scorso ogni domenica per andare a messa e mio padre fa altrettanto, ora io mi chiedo, ammesso che effettivamente quei 200 metri siano veramente proprietà privata, ma che caxxo di fastidio ti darà mai qualche bici o pedone di passaggio sul bordo della proprietà che oltretutto é disabitata e priva di coltivazioni? L’unica motivazione é la spropositata stupidità della gente, che porta poi a fare gesti sconsiderati, io per conto mio sono più di 30 anni che passo da lì prima a piedi poi in bici e non ho intenzione smettere, tanto che andrò bene in fondo alla storia.
    Basterebbe un po’ di comprensione e di educazione da parte di tutti, ma siamo una società di imbecilli guerrafondai .
    Se su quella strada privata ci cadi e ti fai male e dimostri che la causa è l'incuria della strada il proprietario passa dei guai, anche penali.
    Almeno ha messo una catenina con un cartello visibile, non direi sia una trappola e neanche un atteggiamento sbagliato.
  3. ParanoidAndroid:

    Sempre a proposito di Montello, ora è apparso un cartello di divieto sui 10 metri finali dello Snake/Canyon 2020, e ovviamente l'uscita qualche metro prima a sinistra è stata bloccata con del legname.
    Un tratto misero di raccordo che passa di fianco a un vigneto e a 1 metro dalla strada asfaltata, assurdo.
    Divieto che verrà puntualmente ignorato da tutti visto che (al momento) non ci sono altre opzioni e lo Snake è tra i più gettonati, quindi mi aspetto chiodi e foto trappole in futuro.
    La trappola di cui parlo nel mio post e dove è successo l'incidente era proprio sulla Snake.....
    Comunque un cartello di divieto, se l'area non è opportunamente recintata, non vale un fico secco.
    Certo non fa piacere girare in bici con l'ansia, io da quel giorno non ci sono più tornato a girare nella zona.
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