Quando il peso non conta

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Per una volta non stiamo parlando del peso della bici, ma di chi la pedala. Kailey Kornhauser e Marley Blonsky sono due biker americane che ammettono candidamente di essere grasse (fat), ma non si fanno intimorire dai chili in più e si imbarcano in due giorni di bikepacking lungo la costa nord occidentale degli Stati Uniti, dopo essersi conosciute online.

Un video per andare contro ai tanti stereotipi della nostra società.


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Commenti

  1. Un video che "sento particolarmente". Anche io donna, giovane e obesa. Ho sempre combattuto con il peso ma ora, a distanza di anni, capisco perché.
    Quest'anno ho raggiunto il picco massimo di peso, è stato uno shock perché mi ha messa di fronte a realtà poco carine, svegliandomi da quel torpore e lassismo nei quali mi rifugiavo fino ad un paio di mesi fa. Non avrei più potuto fare determinate cose a cui tengo particolarmente. E' stato uno shock, come dicevo prima.
    Nel mio caso ho visto che cambiando alimentazione perdevo peso in maniera graduale e costante. La MTB mi ha dato uno slancio, anche se come ho iniziato ho dovuto stopparla per i dolori coccigei. Però quelle volte che l'ho usata stavo bene... Fisicamente e mentalmente.
    Sono arrivata ad odiare il mio stesso corpo, non tanto per i giudizi altrui (di cui me ne sono sempre fregata), quanto per la limitazione di movimento e la fatica che facevo in qualsiasi movimento. Si sa, noi donne facciamo anche una questione di stato per l'accettazione fisica di noi stesse.
    La MTB è libertà... Ed è una libertà che voglio riprovare. Si fatica, è vero, ma la si può modulare, diversamente da altri sport.
    Grazie per aver condiviso questo video... Dà l'ispirazione a proseguire in questo percorso :-)
  2. ninerjetrdo29:

    Queste ragazze non risolveranno nulla andando in bici, perché il problema è assolutamente psicologico. Inoltre spero che il loro stato di salute permetta sforzi sportivi, cosa che dubito. Se non rispetti te stesso alimentandoti correttamente, difficile che ti possa sentire in pace
    non è un problema psicologico, ma di abitudini alimentari (ti ricordo che sono americane, vedi come/cosa mangiano in media gli americani). E cambiare abitudini è molto difficile, anzi dovessi dire è la cosa pià difficile in assoluto ,equivale a dire a un tossico di smetterla. Quindi nelle loro condizioni andare in bici è un passo da giganti, uno stimolo pazzesco per iniziare a cambiare.
  3. avalonice:

    ...
    L'andare in bicicletta può essere un supporto sia dal punto di vista psicologico che calorico.
    Esatto. Come ho sempre pensato: Riesco ad andare in bicicletta => Posso muovermi => Libertà dalla schiavitù del peso => Sono in grado di migliorare la mia vita => Ce la posso fare.
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