Quando il peso non conta

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Per una volta non stiamo parlando del peso della bici, ma di chi la pedala. Kailey Kornhauser e Marley Blonsky sono due biker americane che ammettono candidamente di essere grasse (fat), ma non si fanno intimorire dai chili in più e si imbarcano in due giorni di bikepacking lungo la costa nord occidentale degli Stati Uniti, dopo essersi conosciute online.

Un video per andare contro ai tanti stereotipi della nostra società.


YouTube video

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Commenti

  1. Kevmit:

    che poi "normale" che vuol dire? normale " fisicamente" che vuol dire? peso giusto? e poi magari psicologicamente si sta "male"
    aspetto normale. Una persona che rientra perfettamente nei canoni dell'apparenza fisica della società occidentale del 21° secolo.
    Poi dentro sei magari un disturbato mentale, però sei in giacca e cravatta dal lunedì al venerdì, in forma e di bella presenza, e allora la prima reazione della gente sarà quella di prenderti sul serio, mentre un'obesa con il top che mostra la panza (vedere video) viene bollata come pazza, e magari è un genio.
  2. Kevmit:

    si però non è che si parla di capelli lunghi oppure tatuaggi oppure piercing al naso ....

    si parla comunque di obesità o sovrappeso, è ben diverso...
    infatti, second me ci sarebbe da fare una distinzione tra chi: "sono fiero di essere grasso e mi diverto ad andare in bici, grasso e' bello",
    oppure "so di essere sovrappeso, voglio rimettermi in forma perche' ci tengo alla salute e pedalo fregandomene di chi mi guarda male".
    Nel primo caso, lo trovo deleterio per sestessi ed un brutto esempio per gli altri, mentre nel secondo, tanta ammirazione e dateci dentro, i risultati ariveranno!
    C'e' differenza seondo me, tra il voler rendere "normale" una dondizione fisica non salutare, o il semplicemente andare contro i giudizi della societa'.

    P.S.
    E' solo il mio personale pensiero, ma penso di poter parlare anche per esperienza personale. Quando ero sovrappeso potevo scegliere se "accettatemi cosi' come sono, poi se a 40 anni muoio d'infarto pazienza", oppure "ora ridete di me, che dopo 100 metri ho il fiatone anche in pianura e sembro l'omino michelin con la tutina da xc, me ne frego, ma tra due anni vediamo i risultati e chi ridera' di piu'".
  3. Diavoletto:

    infatti, second me ci sarebbe da fare una distinzione tra chi: "sono fiero di essere grasso e mi diverto ad andare in bici, grasso e' bello",
    oppure "so di essere sovrappeso, voglio rimettermi in forma perche' ci tengo alla salute e pedalo fregandomene di chi mi guarda male".
    Nel primo caso, lo trovo deleterio per sestessi ed un brutto esempio per gli altri, mentre nel secondo, tanta ammirazione e dateci dentro, i risultati ariveranno!
    C'e' differenza seondo me, tra il voler rendere "normale" una dondizione fisica non salutare, o il semplicemente andare contro i giudizi della societa'.
    Il punto del video è proprio che la realtà (almeno per le due ragazze in questione) sta proprio nell' equilibrio tra i due atteggiamenti. Lo spiega bene e in maniera articolata Kailey. Non è fiera di essere sovrappeso, ma per tanti motivi, tra cui il anche il giudizio della gente, si è spesso sentita limitata o a disagio in quello che voleva fare.

    Se è difficile da uomo farsi vedere in lycra con i rotoli ad arrancare sudati fradici su una salitella "facile", immaginati cosa debba essere da donna, con tutto il bagaglio di sessismo che ci portiamo dietro e l'impalcatura mentale mostruosa relativa al valore di una donna in relazione al suo aspetto fisico...
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