[Test] Cannondale Topstone Lefty, Gravel o XC?

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La Cannondale Topstone Lefty Carbon 1 è la top di gamma della “super-gravel” dell’azienda americana, che si pone sia come erede della Slate, sia come nuova bici passepartout, ovvero una bici con cui fare veramente tutto, dai sentieri di montagna a giri epici su asfalto.

Lo è veramente? Vediamolo.

La cosa che salta subito all’occhio di questa Topstone è il fatto che si tratta di una bi-ammortizzata, ovvero il telaio è dotato di una sospensione, denominata KingPin, che sfrutta la flessibilità dei foderi bassi in carbonio e l’infulcro del dei foderi alti sul piantone tramite un perno, per consentire a tutto il carro posteriore di ruotare se sollecitato, in modo da offrire 30mm di escursione alla ruota. A questo sia aggiunge la forcella ammortizzata Lefty Oliver, la quale è in tutto e per tutto una versione a corsa corta (30mm) della Lefty Ocho che equipaggia le mountainbike da Cross-Country di Cannondale.

Questa Topstone è equipaggiata con due ruote da 650b gommate con due abbondanti copertoni WTB da 27,5″, un WTB Venture TCS Light da 47mm all’anteriore, con una tassellatura non molto profonda nella parte centrale e più pronunciata ai lati, ed un WTB Byway TCS Light al posteriore. In questo caso un pneumatico slick nella parte centrale per migliorare la resistenza al rotolamento. Entrambi i copertoni sono Tubeless-Ready, anche se sono arrivati, come sempre, con camera d’aria. Ricordiamo che 47mm corrispondono a 1.85 pollici, quindi una larghezza già da cross-country, seppur leggero.

I copertoni sono montati su ruote assemblate con cerchi Hollowgram in carbonio, marchio di casa Cannondale, alti 23mm e 28 raggi, e mozzi DT Swiss 370 al posteriore (asse 142mm) e Hollowgram per Lefty all’anteriore. Sulla ruota anteriore è presente il sensore di velocità Bluetooth che si connette alla app Cannondale per registrare nella memoria interna distanza e velocità anche in mancanza di computerini.

Il telaio, interamente in carbonio, è montato con il gruppo SRAM Force AXS per quanto riguarda comandi e guarnitura (40 denti), mentre il deragliatore posteriore ed il pacco pignoni (10-50) sono SRAM X01 Eagle eTap AXS. Tutto 12V.

Completano il montaggio il manubrio integrato SAVE, idem il reggisella SAVE da 27,5mm di diametro e la sella Fabric Scoop con binari in titanio. Il manubrio ha la possibilità di montare il supporto dedicato (incluso) per Garmin. Il montaggio del supporto sulla parte superiore del manubrio consente di attaccare eventuali borsette sotto e davanti il manubrio senza impedimenti.

Sul campo

La bici cosi montata, in taglia L, pesa 9.81kg. Una delle prime operazioni da fare prima di mettersi in sella, oltre alle solite regolazioni per metterla a misura è verificare il setting della forcella. La tabella delle pressioni è posta sull’estremità dello stelo. Idem per il ritorno (rebound), che regola la velocità con cui la forcella appunto ritorna in posizione estesa dopo la compressione su urti o ostacoli. Per la regolazione del ritorno va ruotata la ghiera rossa posta sotto lo stelo. La tabellina incollata da indicazioni anche su quanti click dare.

Segnaliamo il sistema per lo sgancio della pinza del freno anteriore, una vera genialata di Cannondale. Chi sa come funziona la Lefty, sa che nei modelli precedenti per smontare la ruota, prima di svitare la vite del mozzo bisognava svitare le viti della pinza del freno e staccarla dalla forcella. Ora è presente un sistema con una pratica levetta che permette di staccare la pinza del freno senza attrezzo alcuno. Si apre la levetta e la pinza si stacca con tutto l’adattatore. Nel caso di voglia regolare la posizione della pinza basta agire sulle due viti avvitate in posizione frontale. Veramente molto ben pensato e pratico.

Per quale utilizzo è adatta la Topstone? La risposta è facile: tutti. Le possibilità di questa Topstone sono veramente di essere una bici per utilizzo universale. Ovviamente nell’ambito di utilizzi non-competitivi. Questo cosa vuole dire? Che la Topstone non è una bici per “andare forte”, né su strada né fuoristrada, ma è una bici con cui partire all’avventura sapendo che qualunque percorso non ci sarà precluso.

Volete farvi un giro epico su strada? Non ci sono problemi, basta non pensare di fare il tempone sul segmento in pianura o tenere alte VAM in salita. La Topstone Carbon 1 pesa sempre oltre 10kg (per i fan dei pesi in ordine di marcia 10,8kg con i pedali Shimano XTR, portaborraccia e borsetta sotto sella), quindi non si può pretendere più di tanto. Soprattutto su giri molto lunghi, dove alla fine il peso totale, i copertoni generosi e comunque “cedevoli” (a meno di non gonfiarli a pressioni massime) si fanno sentire. Durante il test ho percorso un giro di 190km e 3200mt di dislivello su asfalto, ed appunto, senza fretta si fa senza problemi, anzi, in totale comodità.

Nel caso però vi stufiate dell’asfalto e vogliate percorrere sentieri non c’è problema. L’assetto della Topstone permette di affrontare non solo strade bianche in scioltezza, ma veri e propri sentieri montani.

Fa tutto alla perfezione? Ovviamente no, si tratta sempre di un compromesso: su strada i salti della cassetta da MTB a volte (spesso) sono fastidiosi. In salite tecniche fuoristrada il manubrio piuttosto stretto e la geometria tendono a far alzare l’anteriore e rendere difficile la direzionalità rispetto una vera MTB. Ed ovviamente 3cm di escursione ant/post non sono granché e non permettono grandi velocità, in particolare se il fondo è sassoso e/o con radici. Decisamente meglio però che non una bici completamente rigida, questo è poco, ma sicuro.

L’escursione ridotta agevola in ogni caso non poco ed a fondo discesa non è necessario correre dall’osteopata.

Questa Topstone è quindi sicuramente una bici che può offrire piena versatilità, anche se la completa versatilità la deve mettere chi ci sta sopra. Che deve essere cosciente dei pregi e dei limiti di una bici del genere, e dell’utilizzo che ne può fare. Chi ha questa versatilità “mentale” nel proprio utilizzo avrà trovato nella Topstone la compagna ideale.

Prezzo Topstone Lefty Carbon 1: 7499eu

Sito Cannondale

 

Commenti

  1. frenk:

    Hai capito @sembola? Tu saresti un "coglione lobotomizzato dal marketing", io un benaltrista... e tutti gli italiani dei fessi che seguono la moda come le pecore seguono la coda della pecora che hanno davanti solo perché non hanno una fat. Questo perché a quanto pare, secondo gli inoppugnabili dati che sono in mano a qualche ente segreto ma non alle aziende di settore, tutti gli americani di fat ne hanno almeno una (a volte anche doppie) ma le tengono abilmente nascoste e usano solo le MTB per non farsi copiare dagli italiani che si sà, sono capaci solo a seguire le mode... gli americani, rinomatamente un popolo che non conosce nemmeno lontanamente cosa sia il condizionamento mentale pubblicitario. Intanto mentre il resto del mondo non esiste e il marketing è sviluppato dagli americani solo per veicolare noi italiani, gli italiani, che non hanno mai comprato le fat perché non sanno cosa si perdono seguendo le mode e che i pochi che le volevano comprare non le hanno più trovate perché quei filibustieri di americani glie le hanno sostituite con le plus che non è marketing è perché in realtà loro che le usano tutti i giorni per farsi i coast-to-coast si sono resi conto che vanno meglio, ecco gli italiani non comprano più le front perché il complotto del marketing americano (che, teniamo a mente, sono uffici dedicati a inchiappettare gli italiani perché gli americani non ci cascano) deve vendere le gravel perché vendere le front gli dava noia perché lo stesso incasso fatto con le front vale meno di quello guadagnato con le gravel o con le full, guadagno maggiore con il quale pagano appunto i dipendenti dell'ufficio marketing che scoprono come eliminare le vendutissime front per vendere meno gravel così giustificano il loro guadagno. A me sembra chiarissimo! Non so come abbiamo fatto a non arrivarci prima. Siamo proprio due co... :smile:
    AH AH AH ! ! ! ! E' esattamente quello che ho scritto, complimenti !!! Sei proprio da Downcountry !!!!
  2. frenk:

    Lo squallore di una battutaccia sulla sindrome di Down è il perfetto epilogo di uno squallido flame... complimenti.

    Parafrasando la tua firma, se qualche volta ti fermassi realmente un po' a pensare, non parleresti con il solo e unico intento di dare fastidio.
    Nessuno ti ha dato del down, evitiamo le mistificazioni e i processi alle intenzioni per cortesia
  3. p84:

    Ho scritto che le fat non vanno di moda in italia, per questo non hanno attecchito come negli USA.

    "Coglione lobotomizzato dal marketing" invece si addice a chi forza i discorsi altrui
    Sei tu ad aver scritto che l'Italia è " paese da sempre omologato alle mode di massa".
    Il giudizio su chi compone questa "massa" è abbastanza trasparente.
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