[Test] Nuova Scott Ransom: enduro di razza

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La Scott Ransom era l’ultima mountan bike biammortizzata del marchio svizzero a cui non era stato dato il look tutto integrato che abbiamo visto per la Spark e per la Genius (fatta eccezione per la Gambler). Come potete vedere dalle foto e dal video, gli ingegneri Scott sono riusciti a nascondere un ammortizzatore con 170mm di corsa dentro il telaio e allo stesso tempo hanno cambiato radicalmente il carattere di questa bici: non è più una trail bike dalla corsa maggiorata, come il vecchio modello, bensì una endurona di razza. Non per niente può accogliere una ruota da 27.5″ o da 29″ al posteriore, e ha una serie sterzo eccentrica che può portare l’angolo sterzo da 63.8° a 65°.


Geometria


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La Scott Ransom viene consegnata con una serie sterzo eccentrica per cambiare l’angolo di sterzo, ed ha un flip chip per poter montare al posteriore una ruota da 29 o da 27.5″. L’ho provata nella configurazione 29/29 in taglia L (sono alto 179cm).

La prova sul campo

Oltre durante la presentazione ufficiale nei dintorni di Girona, ho potuto provare la nuova Ransom 900 RC sui sentieri di casa. Il peso rilevato in taglia L, senza pedali e senza attrezzi e camera d’aria, è di 15.5kg, non male considerando la gommatura, una Maxxis Dissector DD da 2.4″ al posteriore e una Maxxis Assegai Exo+ da 2.6″ all’anteriore, e la Fox 38 da 170mm. Di certo non è una scheggia in salita e non si lascia più portare facilmente su giri lunghi come il modello precedente, che non arrivava a pesare 14kg. Per fortuna con il comando remoto Twin Lock si può chiudere il Fox Nude completamente e, per le parti tecniche, si può ridurre la corsa da 170 a 130mm, portando il rider in una posizione ancora più efficiente di quella offerta dall’angolo sella di 77.2°. La forcella non si può bloccare.

In discesa si viene ripagati per la fatica fatta in salita: scordatevi la vecchia Ransom, questa è un vero razzo con una sospensione che lavora morbida, sostenuta e progressiva al punto giusto. Il sistema di sospensione rimane un Horst link, ma con 6 leveraggi che hanno permesso di tarare il tutto alla perfezione. I più attenti riconosceranno l’infulcro intorno al movimento centrale, preso da Bold che Scott ha acquistato qualche anno fa. Cambia il sistema di misurazione del sag, affidato ad un indicatore attaccato al telaio piuttosto che alla calamita delle Bold.

Il carro abbastanza corto dà molta agilità alla Ransom ed è facile alzarla sugli ostacoli, malgrado la tanta escursione. Forse questa è la caratteristica che mi è piaciuta di più, perché di solito le endurone sono dei carri armati che si mangiano via ogni cosa, ma risultano essere poco maneggevoli. Invece la Ransom ha delle sospensioni sì molto sensibili, ma anche che reagiscono molto bene agli impulsi che provengono dal rider.

Ho avuto modo di chiedere agli ingegneri Scott se su una enduro non sia limitante tenere l’ammortizzatore chiuso dentro il telaio, perché si surriscalda e fatica a raffreddarsi. Mi hanno risposto che dipende dalla temperatura di esercizio ottimale, e dunque anche dall’olio che viene usato. Nel caso del Fox Nude, non ho potuto riscontrare un diverso comportamento ad inizio o fine discesa, malgrado il telaio della Ransom non abbia feritorie per far passare l’aria come avevano le prime Bold. Dall’altro lato ho invece apprezzato il fatto che l’ammo sia del tutto protetto da acqua e fango, malgrado la sua posizione molto bassa. Raggiungerlo per il setup è molto semplice, grazie al coperchio con chiusura magnetica apribile con un solo dito (guardate il video).

Dettagli Scott Ransom

Il design con ammortizzatore integrato e passaggio cavi nella serie sterzo farà discutere, ma è fuori di dubbio che le linee della nuova Scott Ransom siano pulite e molto piacevoli alla vista. Elegante e aggressiva allo stesso tempo. Come detto in precedenza, è facile raggiungere l’ammortizzatore grazie al coperchio in plastica con chiusura magnetica, una volta capovolta la bici. Si possono montare ammortizatori ad aria e a molla, la lista di quelli compatibili si trova sul sito Scott.

Nel coperchio è fissato il multitool Syncros, mentre nel tubo obliquo trova spazio la Syncros MatchBox con camera d’aria e cacciagomme.

Il manubrio Syncros con attacco integrato si abbina perfettamente al concetto della Ransom, così come il passaggio dei cavi nella serie sterzo, che personalmente non mi piace perché mentre pedalo ne vedo tutto il tempo la parte in plastica data da spessori e coperchietto, senza citare la manutenzione più complicata.

In questo contesto, però, i nuovi freni SRAM Code Silver Stealth si abbinano veramente bene, perché i tubi si vedono a malapena. Abbinati ai dischi HS2 (e a pastiglie nuove) lavorano bene, anche se non sono così potenti come gli Shimano.

Il reggisella telescopico ha 180mm di escursione, cosa resa possibile dal tubo piantone lungo e dritto, dato che l’ammortizzatore è posizionato in basso nel telaio.

Il Twin Lock è il marchio di fabbrica di Scott, con le sue tre leve: due per comandare le sospensioni (nel caso della Ransom comanda solo l’ammortizzatore) e una il reggisella telescopico. Necessita di un po’ di utilizzo per abituarcisi, ma poi lo si apprezza soprattutto nella modalità Traction, cioé quando il Fox Nude riduce la sua corsa a 130mm, aiutando molto il rider nei pezzi tecnici in salita.

Come detto nel video, la Scott Ransom è molto silenziosa in discesa, grazie sia al batticatena che al passaggio cavi ben studiato.

La trasmissione SRAM AXS X0 T-type, quella senza forcellino, tensiona la catena con decisione, limitandone lo sbatacchiamento. Non solo, la sua cambiata sotto sforzo è perfetta e su una bici da enduro è sicuramente un vantaggio avere un deragliatore posteriore così robusto.

Scott ha preferito il comando remoto AXS “vecchio”, cioè quello che ricorda il manettino meccanico, al posto dei due bottoni. Personalmente preferisco di gran lunga quest’ultima soluzione, ma si tratta di gusti.

Chi si aspettava delle ruote Syncros troverà invece delle Race Face Turbine R30 in alluminio con mozzi oversize. La gommatura con carcassa Maxxis DD e Exo+ ben si addice all’ambito di utilizzo.

Prezzi

Scott Ransom RC: 9.999€
Scott Ransom 910: 7.999€
Scott Ransom 920: 5.999€
Scott Ransom 930: 5.199€

Per i montaggi vedere il sito Scott.

Commenti

  1. Può piacere oppure no, ma prima o poi qualche laureato del marketing o in design che lavora in Scott si chiederà perché non vendono.
    AlfreDoss:

    Quindi con una bici del genere se uno vuole magari cambiare la regolazione del rebound o della compressione al bisogno o in base al percorso anziché semplicemente abbassare la mano e girare il pomello deve invece scendere dalla bici, capovolgerla, sganciare il coperchio, girare il pomello, richiudere, rimettere dritta la bici e poi via di nuovo, se poi non va ancora bene ripetere dal punto 1.
    Ah, l'innovazione...
    Magari finisse li, poi scricchiola la serie sterzo e devi smontare tutto...poi stallona il cerchio hookless...
  2. lkey:

    Comunque, come consiglio, le mega-comparative che faceste anni fa (punta ala? finale?) secondo me rimangono i più interessanti report che abbiate mai fatto sul mag (ai tempi forum eheh). Anche su Pink continuano a farle di anno in anno e tirano un sacco
    10 anni fa l'abbiamo fatta. Il problema è riuscire a trovare tutte le bici e farsele mandare allo stesso tempo, un casino organizzativo mica da poco, anche perché poi c'è chi manda il top di gamma, chi l'entry level, ecc.
  3. marco:

    Non ci vuole il cronometro per sapere se una bici va bene. Questa, come la Genius, è un gran mezzo in discesa.
    Bè un po come tutte le bici provate no..?
    Trovami una bici da enduro in cui dite che va male in discesa o una xc dove dite che è poco pedalabile.
    Non è una critica verso i vostri test, ma un osservazione del fatto che comunque le bici vanno tutte bene
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