UDOG presenta la nuova scarpa Distanza e ne mette in palio 3 paia su Training Camp

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La giovane azienda italiana UDOG presenta oggi la propria nuova scarpa da gravel, la Distanza, concepita sulla falsariga delle proprie scarpe da strada, ma con uno stile proprio ed adatto alla disciplina.

In occasione del lancio abbiamo preparato un nuovo challenge su Training Camp che vi permette di vincere uno dei tre paia di Distanza messi in palio da UDOG. Basta percorrere 400 km da oggi al 13 aprile 2023. Cliccate qui per maggiori informazioni.



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[Comunicato stampa] La scarpa gravel / off-road DISTANZA incorpora un’innovativa suola ispirata al mondo outdoor che avvolge la punta della scarpa e arriva fine al tallone, assicurando una maggiore resistenza e protezione, creando una scarpa dal design distintivo.

Questa suola, costruita attorno ad un’anima in carbonio composito, ha una struttura in gomma che copre la suola stessa dal tallone fino alla punta, avvolgendola. La scarpa ha un look forte ed unico. La suola in carbonio estremamente rigida garantisce un ottimale trasferimento di potenza ai pedali, mentre l’innovativa struttura in gomma eÌ€ costruita per garantire trazione, protezione e un impareggiabile comfort in camminata.

Anche DISTANZA, come il modello da strada TENSIONE, incorpora il sistema brevettato che avvolge l’area del metatarso del piede dalla pianta al collo per una ottimale vestibilitaÌ€ chiamato Tension Wrap System (TWS). Si tratta di un sistema dinamico di tiranti che passano attraverso la tomaia sotto la soletta da una parte all’altra della scarpa.

Il complesso sistema di chiusura con lacci fornisce 16 punti di contatto tra il piede e la tomaia stessa garantendo un supporto totale durante l’intera pedalata.

Comodità è la parola chiave su cui è stata progettata DISTANZA, la nuova scarpa.

Si nota immediatamente la forma particolare della scarpa a pianta larga, la parte frontale è ampia e generosa mentre la parte del tallone è affusolata alla ricerca della massima performance

L’innovativo materiale della tomaia, ovvero una rete tridimensionale ingegnerizzata – 3D engineered mesh – garantiscono un comfort unico. Il materiale eÌ€ leggero, traspirante e le cuciture sono praticamente inesistenti, il tutto per garantire il massimo comfort e performance durante le lunghe distanze in bici, backpacking o avventure alla scoperte di sentieri nascosti.

Questo prodotto eÌ€ stato disegnato e testato dal team UDOG in Veneto. La grande diversitaÌ€ di questa regione dalle coste adriatiche alle magnifiche Dolomiti, passando per le cittaÌ€ e gli infiniti argini ghiaiosi, eÌ€ servita da ispirazione per il design. Per creare questa scarpa unica, il nostro team ha percorso i sentieri piuÌ€ belli che la nostra regione ci offre: dal mare, ai sentieri dei colli, dalla cittaÌ€ alla campagna, per entrare in contatto con l’ambiente e capire come il nostro prodotto si possa adattare al meglio alle nostre abitudini e al mondo che ci circonda.

Suola
Distanza Carbon: Full Carbon e gomma
Distanza: Composito nylon rinforzato Carbonio e gomma

Peso
Distanza Carbon: 315gr in taglia 42 Distanza: 330gr in taglia 42

Complesso Sistema di chiusura a lacci Tension Wrap System – TWS
Forma confortevole a pianta larga Linguetta sul tallone per una facile calzata 11 taglie dalla 38 alla 48 uomo/donna

Prezzi e disponibilità

Distanza è disponibile nel colore Ash Grey – Prezzo al pubblico 180 euro
Distanza Carbon è disponibile nel colore Cinder Black – Prezzo al pubblico 250 euro

EÌ€ possibile acquistare le scarpe Distanza da oggi nel sito www.udog.cc e presso i rivenditori esclusivi UDOG in Italia.

Commenti

  1. bepo7310:

    A me sembrano spettacolari ! A quando una scarpa da MTB ? Quella color ottanio è una figata
    La domanda è: perché una scarpa da Gravel deve essere diversa da una MTB, se non altro da XC? Solo per pagarla di più?
  2. lollo72:

    È una mia impressione che abbiano la placca di posizionamento delle tacchette più arretrata rispetto ad una scarpa per mtb tradizionale oppure è di consuetudine per calzature dedicate al gravel ?
    Forse è solo un'impressione.
    Però avrebbe il suo perché.
    Chi pratica gravel magari è portato ad affrontare lunghe, lunghissime distanze (c'è chi fa la Veneto Gravel 700 km in un colpo solo, senza fermarsi più dello stretto necessario, neanche per dormire)
    Per esperienza ho capito che la posizione delle tacchette rispetto alla MTB deve essere arretrata un po'.
    Il biomeccanico posiziona le tacchette nel punto di massima resa per una impostazione da gara, ma gara di breve durata.
    Quando si sta in sella più di 8-10 ore (e io ne ho fatte 26 consecutive!) avere le tacchette un po' più arretrate porta a minori problemi ai piedi.
    Provato di persona.
    In uscite di 10-12 ore, quindi sopra i 250 km, immancabilmente mi insorgevano dolori fortissimi ai piedi, anche con scarpe più che adatte (Sidi Tiger 2, che non sono propriamente delle scarpe da quattro soldi).
    Ho arretrato di 5 mm le tacchette rispetto alla posizione data dal biomeccanico e i dolori sono praticamente scomparsi.
  3. Rasta:

    Attenzione a non cadere nel classico "se va bene a me va bene a tutti".
    Il fatto che tu abbia tratto beneficio sulle lunghe distanze arretrando le tacchette è una caratteristica personale tua, non è detto che ad altri vada bene allo stesso modo. Vanno presi in considerazione tanti fattori quali lunghezze antropometriche, attivazione e lunghezze muscolari, etc.
    Inioltre il biomeccanico in generale non posiziona le tacchette necessariamente per la massima resa in gara (magari il tuo sì) ma in base a molteplici fattori, morfologia plantare fra tutti.
    Quindi esperienza e il provare di persona sono ottimi modi per verificare cosa va bene a te, ma non vale farne una regola aurea per tutti.
    Questo aspetto viene considerato da tutti quelli che fanno lunghe distanze, mi è stato suggerito dopo aver parlato con chi le fa e con i vari dolori da ultracycling ha esperienza.
    Comunque ho detto "sembra", probabilmente la scarpa è disegnata in un modo che permette una maggiore possibilità di adattamento.
    Probabilmente, bisognerebbe vederla dal vero e confrontarla con altre.

    Ah...
    Sui biomeccanici, purtroppo, mi sono fatto un'idea non del tutto positiva. Ho come la sensazione che qualcuno sconfini un po' nella stregoneria.
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