Zaino, marsupio o maglia con tasche?

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Quello di cosa portare con sè durante un’uscita e come portarlo è uno dei temi più discussi fra i mountain biker perché, se da un lato è necessario essere autosufficienti in caso di guasto, d’altro canto nessuno vuole diminuire il proprio divertimento caricandosi con troppo peso. Tempo fa scrissi un articolo su come girare anche d’inverno senza zaino ed avere comunque tutto con sé. Oggi aggiungo una nuova opzione, quella del marsupio. Ne ho infatti usato uno negli scorsi mesi, alternandolo a zaino e maglietta o SWAT Bibshort.



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Rock Shox me ne aveva regalato uno durante la presentazione dello scorso marzo. Logo RS a parte, si tratta di un marsupio del brand americano High Above. Piuttosto semplice nel suo design, ha il grande vantaggio di essere leggero e minimalista, ma con alcune caratteristiche molto pratiche.

Oltre alla tasca principale, con un compartimento separato per eventuali oggetti piccoli ed un laccio a cui assicurare le chiavi, ha una zip esterna e due asole in cui infilare un laccio a cui personalmente ho attaccato il casco durante le salite lunghe e in periodi afosi.

Di solito metto nella tasca principale la giacca Endura MTB Shell che, come potete vedere, ha delle dimensioni veramente ridotte, una pompa, una barretta, e i guanti quando pedalo in salita. In quella esterna metto le chiavi e un kit di riparazione Dynaplug, per raggiungerlo il prima possibile in caso di foratura.

Ci sono poi altre possibilità per agganciare un portaborraccia alle asole che si trovano sulla fascia lombare rossa, ma non l’ho mai preso in considerazione perché la borraccia è sul telaio. A proposito, lì fisso anche la camera d’aria, indipendentemente se uso uno zaino, i bibshort SWAT o il marsupio.

Sempre sulla bici metto anche il multitool, l’EDC di One Up Components.

Geniale, come potete leggere nell’apposito test, è sempre a portata di mano senza dover rovistare in giro per cercarlo. Nello scomparto aggiuntivo che si avvita sotto ho altri vermicelli per riparare le gomme tubeless, insieme al cacciavite necessario per infilarli nel copertone (sono questi).

Il marsupio, rispetto allo zaino, ha il grande vantaggio di lasciare la schiena libera e quindi di far sudare di meno. È inoltre più facile raggiungere le cose di cui si ha bisogno. D’altro lato ha una capacità limitata. Per quanto riguarda il fastidio quando si pedala e soprattutto quando si va in discesa, ho trovato che il marsupio sia meno invadente di tanti zaini che non stanno al loro posto, muovendosi lateralmente o verticalmente a meno di non tirare gli spallacci e i lacci alla morte. Anche se pieno, sta bene al suo posto e dà poco fastidio.

A proposito di stringere, la fascia lombare dell’High Above è veramente stabile anche senza tirarla troppo. Il retro del marsupio ha una superficie ruvida e perforata che aiuta a tenerlo al suo posto. In quella zona va anche detto che si suda, ma è una superficie molto limitata.

Rispetto alla classica maglia con tasche il marsupio è più stabile, soprattutto se la maglia non è di quelle belle aderenti da cross countrista imbruttito, e non c’è il rischio di perdere oggetti. Rispetto allo SWAT Bibshort, che ora anche Yeti ha a catalogo, ha meno capienza e il peso è più lontano dal corpo.

Sotto la maglia avevo giacca, barrette e guanti, come si può vedere dalla protuberanza. Tutto messo nelle tasche dei bibshort di Yeti.
Lo SWAT di Specialized

Personalmente trovo che lo SWAT sia ancora un passo avanti rispetto a marsupio, maglia e zaino, perché tutto è così aderente che non si nota più né il peso né l’imgombro. Pensate che sono solito mettere la pompa in una tasca laterale sulla gamba (per non averla sulla schiena in caso di caduta) e dopo pochi minuti non la noto più. Inoltre è molto traspirante e con un ottimo fondello.

Se parliamo di sicurezza, lo zaino è imbattibile, soprattutto se ha una protezione per la schiena. Idem se si decide di portare con sé le ginocchiere o un casco integrale. In questo caso lo zaino diventa imprescindibile ed è la mia prima scelta se faccio un giro con discese molto impegnative. Se però devo pedalare a lungo in salita, preferisco il marsupio o lo SWAT o, in ultima ratio, la maglia da XC con le tasche.

 

Commenti

  1. Zaino con paraschiena sempre, tanto io sono marcio di sudore dopo 5 minuti anche quando scio a meno 20, in bici inizio a sudare anche prima di partire...
  2. In estate marsupio cinese (mi sembra lo pagai circa 11€) con la possibilità di usare anche per bretelle che monto per le uscite enduro. Altrimenti anche senza bretelle è molto stabile.
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    In inverno zaino deuter perché porto anche un ricambio.
  3. Escludendo i giri da giornata intera, io uso sempre il marsupio, Evoc 3L anche io. Lo adoro, leggero, e senza fare liste, ci sta tutto.

    Il segreto è miniaturizzare il più possibile secondo me: camera tubolito, dynaplug mini, barrette e gel invece degli hamburger.

    Casco: ho il Bell Super DH e ho trovato la pace dei sensi, in salita appendo la mentoniera al marsupio e per giri più Trail semplicemente non la porto. Però ce l'ho sempre in testa anche in salita, anche ad agosto.

    Per la protezione, giro sempre col giubbino alpinestars, con la zip aperta in salita d'estate, alla peggio con la maglia a maniche lunghe nel marsupio, per poi mettetela prima di scendere.

    La borraccia è l'unica cosa che lascio sul telaio, e per i giri più lunghi o senza fontane ne posso mettere una seconda nel marsupio, ed è la prima che bevo per alleggerire la schiena. Se c'è fango è l'unica che uso, niente telaio.

    Niente cambi di vestiario, "semplicemente" uso materiale tecnico adeguato.
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