Questo articolo è in costante aggiornamento. Inizialmente si parlava solo dell’Emilia Romagna, ma sono ormai diverse le regioni italiane che hanno preso un provvedimento simile.
L’Emilia Romagna è la prima regione italiana che vieta di fare jogging o ciclismo all’aperto. L’ordinanza è stata emessa ieri e si trova a questo link.
L’uso della bicicletta è consentito esclusivamente “per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche”: quindi ragioni di lavoro, di salute o altre necessità, come ad esempio gli acquisti di generi alimentari.
Per gli spostamenti a piedi un’unica deroga è possibile: se la motivazione è legata alla necessità di praticare attività motoria – come ad esempio una passeggiata per ragioni di salute, oppure l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche – si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione.
La misura è in vigore da ieri fino al 3 aprile.
Stessa situazione nelle Marche e in Valle d’Aosta.
Le persone più deboli accusano la pressione.
https://www.lacittadisalerno.it/cronaca/coronavirus-ossessionata-dal-covid-19-si-toglie-la-vita-a-salerno-1.2389693?fbclid=IwAR0Gkw3HEL2mu0-iaTYCMNe8cj-SpVdd8Jbm_7-LUS42CB4atWZn1pHv5IY
Si vuole ottenere una diminuzione dei contatti e quindi dei contagi e cosa si fà? Si lascia andare la gente al lavoro stipata in autobus e metro e si proibisce a runner e biker di uscire in solitaria. Ma il lavoro è un obbligo, l'uscita è un piacere si obietta; si è vero ma il risultato che si vuole ottenere è una diminuzione dei contatti o no?
Basta veder l'uso che viene fatto del termine "corsetta" o "sgambatina" in tono dispregiativo per capire che si è trovato il modo di dare la colpa a qualcuno, così da accontentare il popolino.