5 falsi pregiudizi sul carbonio

I 5 falsi pregiudizi sul carbonio

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Il carbonio si rompe più facilmente dell’alluminio
Il manubrio in carbonio è pericoloso se si fa enduro

Quante volte avete sentito questa e altre frasi riguardanti il carbonio? Informazioni distorte da una sorta di telefono senza fili virtuale (e non solo). Vediamo cosa c’è di vero.



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Il carbonio si rompe più facilmente dell’alluminio
Le ruote in carbonio sono più leggere
Il manubrio in carbonio non è sicuro
Il carbonio non si può riparare
Il carbonio è solo per chi fa gare

Avete una bici o qualche componente in carbonio? O siete rimasti scioccati da una rottura inaspettata?

In collaborazione con Bike Lab.

Commenti

  1. fafnir:

    In rete ci sono anche molti video dove il carbonio cede di colpo, se usi la rete per le tue valutazioni non ne esci.

    Per la mia modesta esperienza ho trovato l'alluminio del tutto inadeguato solo per le ruote, in tutti gli altri componenti mi è sembrato un materiale affidabile e adatto e non ho mai avuto o visto problemi nell'utilizzo normale.
    I cerchi in alluminio sono invece scandalosi, perfino un cerchio da DH ad un certo punto darà problemi
    Era per dire che l'alluminio sente la fatica col tempo e quando cede, anche lui può spezzarsi senza preavviso! Il carbonio invece avverte e se per fatica diventa mollo..appunto prima diventa mollo.
  2. Loklokis:

    Era per dire che l'alluminio sente la fatica col tempo e quando cede, anche lui può spezzarsi senza preavviso! Il carbonio invece avverte e se per fatica diventa mollo..appunto prima diventa mollo.
    Il composito non diventa "molle". Le fibre si possono considerare praticamente inerti fintanto che sono inglobate nella matrice. Il punto debole è quest'ultima, che non si rammollisce, semmai al contrario perde di elasticità e comincia a sviluppare cricche o a separarsi dalla fibra. In ambo i casi il risultato è la delaminazione. Quanto sopra non si può ricondurre a rammollimento né del manufatto né del materiale.
    Per l'ambiente che vede il telaio di una bici (sbalzi termici risibili, bassa esposizione alla luce UV), a meno che non sia proprio nato con una difettologia fuori dalla norma, è davvero difficile pensare che il composito ceda per fatica. Sono problematiche che riguardano ben altri impieghi (ad es. in campo aeronautico, dove il composito è esposto alle intemperie, protetto solo da un sottile strato di vernice, con cicli di carico meccanico e termico intensi, giornalieri e per decenni).
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