Ritchey presenta la nuova Ascent

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[Comunicato stampa] Diamo il benvenuto alla leggendaria Ascent nella gamma Ritchey. Frutto della pluriennale esperienza Ritchey la nuova Ascent vi invita a nuove esperienze in posti inesplorati, strade sconosciute e trail senza fine.



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Lo spirito per l’avventura della Ascent originale rimane, ma estendendone le capacità con specifiche moderne ed i dettagli più richiesti.

Tom Ritchey ama ogni sorta di avventura in bici, cercando stradine sterrate, piste gravel, sentieri serpeggianti o pedalando lungamente su asfalto. Per questo ha disegnato l’ultima versione della Ascent per farne una bici per farci tutto, in modo che anche altri possano condividere lo stesso spirito per l’avventura, ma godendo della rinomate qualità Ritchey.

La nuova Ascent è più adattabile che mai. Il telaio è saldato a Tig ed i tubi sono triple-butted Ritchey Logic trattati termicamente, inoltre è dotato di attacchi per parafanghi ed un attacco multifunzione sotto il tubo diagonale, cosi come anche i foderi della forcella.

Altre caratteristiche importanti della nuova Ascent sono la compatibilità con freni Post-Mount, la battuta posteriore Boost 148mm e il collarino reggisella esterno.

Potete montare un manubrio da Mtb e ruote da 27,5″ per avventure più orientate ai Trails, o utilizzare un manubrio da corsa e ruote da 29″ per  macinare lunghe distanze su strade sconnesse.

Qualunque cosa decidiate di fare le vostre possibilità sono senza limiti sulla nuova Ritchey Ascent.

Specifiche:

• Include attacchi per parafanghi e portapacchi, 3 attacchi multi-funzione (2 sulla forcella, 1 sul telaio)
• La nuova forcella in acciaio Ritchey con sterzo 1-1/8” con attacchi per parafanghi, portapacchi e luce dinamo
• Compatibile con ruote 27.5” o 29”

• Telaio: triple-butted Ritchey con tubi Logic in acciaio trattato termicamente. Saldato TIG

• Compatibilità con coperture: 27.5” x 2.6” o 29” x 2.6”

• Serie sterzo WCS inclusa
• Battuta posteriore BOOST 148mm (perno passante 12mm in alluminio incluso)
• Forcellino deragliatore sostituivo in acciaio incluso
• Tubo sella 27.2mm con collarino esterno
• Compatibile 1X o 2X
• Movimento centrale: 73mm – BSA

• Taglie: S / M / L / XL
• Peso telaio: 2400g (taglia L -senza perno passante)
• Peso forcella: 1125g (con cannnotto forcella non tagliato e senza perno passante)
• Colore: Sierra Red

Prezzo: 1299eu

Commenti

  1. p84:

    Il manubrio non fa parte del telaio, si può mettere anche più largo. Il reach è una misura in costante allungamento al punto che tra 10 anni le misure di ora appariranno antidiluviane, ciò non toglie che oggi si pedali bene lo stesso. Il traguardo di questo allungamento infinito dovrebbe essere rappresentato dalla Forward Geometry ideata da Mondraker, nata e concepita per migliorare le prestazioni in discesa, non in salita. Ma alla fine, se il reach della Ritchey ci risultasse troppo corto , si può sempre comprare una taglia superiore. Il punto è che queste case che continuano a proporre vecchie geometrie, non è che non abbiano fiutato il vento del cambiamento, è semplicemente che questo cambiamento non accontenta tutti allo stesso modo, e spesso si resta ancorati a dei compromessi. Un caso esemplare delle estremizzazioni geometriche degli ultimi anni è il carro, che spesso è stato reso così corto da risultare difficilissimo mantenere l'anteriore a terra sui ripidoni, perchè l'effetto collaterale dei carri corti è l'aumento del momento ribaltante all'indietro
    guarda che questa è un'estremizzazione geometrica al contrario. Ma il baffo ha i suoi fan che comprano dei ricordi del passato a prezzi del presente, vedi anche il mio test https://www.mtb-mag.com/test-ritchey-timberwolf/

    Non c'è nessun motivo per cui uno non possa pedalare una bici moderna per centinaia di km e migliaia di metri di dislivello.
  2. A parte la battuta del mozzo posteriore, gli attacchi per le pinze dei freni a disco, e probabilmente carro e forcella più larghi, mi ricorda tanto la mia Cinelli anni 90 in acciaio Columbus, tubi a incastro. In fondo, anche io continuo ad usare la mia Cinellona per andare a lavoro, in giro e in vacanza con le borse: è un camaleonte straordinario e malgrado alcuni punti deboli dovuti al progetto antico (serie sterzo e movimento centrale a cartuccia, per esempio), ha quel modo di andare che quando parti non scenderesti più.
    Da questo punto di vista la Ritchey posso capirla. Costa troppo e in fondo penso che il suo uso normale sia più da viaggio, bikepacking o gravel che dire si voglia. Non porterei mai la mia vecchia sui sentieri anche poco scassatelli, e penso neppure questa nuova vecchia Ritchey si troverebbe bene, slogan a parte.
    E in fondo mi fa un po' piacere vedere bici nuove che somigliano alla mia nonna di ferraccio.
  3. Mi son letto tutti i commenti, e sapete che vi dico: io come terza bici la prenderei subito! Per cazzeggiare in campagna o fare bikepacking.
    Mi spiace solo non sia possibile montarla single speed…!
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