Da Magura una concept bike senza cavi in vista

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Lo scorso giugno vi abbiamo presentato l’ambizioso progetto Magura Cockpit Integration, con il quale il brand tedesco ha inserito i freni all’interno del manubrio nascondendo interamente sia il serbatoio che le tubazioni e lasciando all’esterno esclusivamente le leve. Oggi Magura per mostrare il potenziale di questa tecnologia e gli sviluppi che potrebbe avere per le bici del futuro, ha realizzato una concept bike, nella quale tutte le tubazioni, a eccezione ovviamente di quella del freno anteriore, sono completamente nascoste… anche grazie al telescopico elettronico Vyron eLECT, sempre di Magura, e alla trasmissione SRAM AXS, che di cavi non ne hanno affatto bisogno.


Magura

 

Commenti

  1. a me un paio di cavi non danno fastidio, anzi mi tengono ragni e ragnatele nei single track
    wireless freni e cambio non ci penso proprio, basta un jammer...
  2. Sistemi "fly-by-wire" di fatto sconnettano i sistemi di comando a quelli di attuazione esiste solo un collegamento elettrico gestito da un centralina, i grandi vantaggi di questi sistemi è quello di poter modulare il segnale impartito dal controllo ed ottimizzare il funzionamento dell'attuatore.
    Questi sistemi sono affidabili grazie alla ridondanza.
    Che io sappia non esistano sistemi di guida che non prevedano neanche un collegamento via cavo, forse a livello di prototipo, il rischio di affidare tutto ad una comunicazione via radio è alto, basta un'interferenza ed il sistema potrebbe non funzionare, quindi parlare di sistemi wi-fi lo ritengo inutile anche per un cambio.
    I sistemi "fly-by-wire" o "drive-by-wire" su una bici sono una complicazione inutile, avrebbero senso se fosse possibile interfacciare un sistema di controllo che regoli il modo ottimale il livello di frenata, o quanto ruotare lo sterzo ma pensare ad un sistema del genere su una bici vuol dire cambiare completamente il concetto di bici.
    Poi chi lo vorrebbe.
    Quindi questi sono puri esercizi di stile.
  3. cesare RBO:

    ma te l'immagini invece un aereo di linea con centinaia di persone a bordo a cui viene a mancare il collegamento? :smile: :smile: :smile:son fantasiose per chi non le conosce o non ne conosce le applicazioni correnti... pensa che il flybywire in origine non nasce per migliorare e/o implementare il controllo con sofisticherie elettroniche e software di gestione (come poi avvenuto in seguito) ma proprio per aumentare la sicurezza dei velivoli militari avendo una ridondanza di "wire" elettrici (5-7) in grado di resistere meglio al fuoco nemico... (ne danneggi uno, due... difficile che li danneggi tutti;-))
    Pensa che invece il primo aereo entrato in servizio col fly-by-wire è stato il Concorde.

    Il primo aereo militare col fly-by-wire è stato l' F-16, diversi anni dopo.

    Il motivo principale, più che la rindondanza che in realtà è una conseguenza di un sistema che finalmente la permetteva, è la netta semplificazione. Dove prima servivano cavi d'acciaio e pulegge, ora serve solo un cavo (Ok un fascio di cavi), col bonus di poterlo far comandare direttamente dai computer di bordo. Cosa che ha di conseguenza permesso la realizzazione di aerei fondamentalmente instabili, ma si va un po' OT...
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