[Comunicato stampa] Arriva sul mercato SmarTUBE di Pirelli: la nuova camera d’aria con tecnologia derivata dagli sviluppi per tubolari dei team World Tour ed oggi disponibile per tutti i modelli di gomme clincher del brand. La nuova gamma di camere d’aria Pirelli, realizzate con l’innovativo materiale TPU, rappresenta la scelta perfetta per esaltare le performance delle gomme Pirelli P ZERO, Scorpion e Cinturato. Ampio range di modelli, peso contenuto, tanta protezione e una compattezza da record ne fanno un must-have.
La nuova camera d’aria di Pirelli è realizzata in TPU, poliuretano termoplastico, un materiale di ultima generazione scelto dai tecnici del brand per le ottime performance che offre rispetto al tradizionale butile. La SmarTUBE promette, infatti, una riduzione del peso fino al 70% rispetto alle già leggere camere in latex. È il modo più vantaggioso per ridurre il peso di una bici: un vantaggio che si traduce anche in minor massa sulla ruota e dunque, in una migliore reattività del mezzo, particolarmente in salita e in accelerazione.
Estremamente compatta, la nuova SmarTUBE batte tutti i record in termini di “space-saving”. -50% d’ingombro nelle tasche della maglia o nello zaino: la camera d’aria potrà essere portata ovunque lasciando spazio a barrette energetiche o multitool.
Il range di diametri e misure offerto da Pirelli per quest’accessorio è ampio e molto variato e copre le gomme da strada P ZERO (P ZERO SmarTUBE) e le Scorpion MTB (Scorpion SmarTUBE), oltre ad offrire una versione rinforzata per il Gravel e per le lunghe distanze, in abbinamento ai clincher della linea Cinturato (Cinturato SmarTUBE). Quest’ultima, a parità di leggerezza con le più leggere camere in butile oggi sul mercato, offre il doppio della protezione contro le forature.
Molto visibile, grazie al colore giallo intenso, SmarTUBE è dotata di valvola Presta Valve da 60 mm, in colore nero per la massima pulizia estetica una volta montata.
La nuova SmarTUBE è disponibile al prezzo di Euro 29,90.
Pirelli
Sono contento che stiano uscendo queste soluzioni. Provate le tubolito ma dopo un pò di tempo si lasciano andare. Mai bucato ma dopo qualche mese si sgonfiano e perdono aria.
Sono sicuro che la tecnologia migliorerà sempre più e spero che scendano i prezzi.
Viceversa se invece fossero solo un costosissimo "risparmia grammo" per una camera d'aria di scorta di emergenza mi sembra la solita ennesima "cacchiata". Sinceramente con zaino paraschiena, sacca idrica, accessori vari, il risparmi di peso generato da una camera d'aria mi sembra quasi nullo.
Se invece, ma il se è d'obbligo, garantissero una adeguata resistenza alle forature e alle pizzicature, consentendo di girare con le stesse pressioni del lattice a mio avviso varrebbero ogni centesimo di quanto si pagano.
Più che la scelta camera vs lattice, prevarrebbe la comodità e la praticità di poter cambiare pneumatici rapidamente (fango, estate/inverno) senza tutte le problematiche di montare smontare i latticizzati che alla fine a oggi portano allo soluzione che per avere il doppio treno di gomme "agevole", devi equipaggiarti con doppio cerchio.
Il lattice è eccellente come performance di guida e antiforatura (che con pneumatici enduro con carcasse di una certa resistenza on è poi cosi frequente), ma è "rognosissimo" per la manutenzione, se smonti e cambi pneumatico devi ripulire cerchio, nastro, canalina, il bordo del pneumatico va ripulito con "olio di gomito". Il lattice dura poco, qualche mese, va rimboccato, controllato e lascia spesso residui che rendono la pulizia assai fastidiosa, infine anche nastri e valvole vanno sostituiti o controllati.
Anche su un bel cerchio tubless un eventuale banale rottura di un raggio comporta un sacco di "rogne", la sostituzione del nipplo incide sulla validità del sistema "stagno", e va tutto ricontrollato o nastrato,
Senza nessun pregiudizio se ci fossero camere d'aria leggere preformanti e resistenti sarebbe fantastico, si potrebbe cambiare gomma a seconda delle esigenze in poche minuti, pneumatici più larghi e resistenti per uscite AM, piu leggeri e scorrevoli per giri "pedalati", tasselli larghi per condizioni fangose...si potrebbe fare la scelta corretta per ogni uscita alternando 2/3 pneumatici da cambiare in pochi minuti,.
Purtroppo a oggi tutti questi prodotti in materiali poliuretanici / butilici costano tanto e servono a poco: le resistenze alla foratura non sono dissimili dalle "cugine" tradizionali, a differenza di quelle classiche la riparazione con toppe è assai ostica o impossibile (il poliuretano è un materiale praticamente "non incollabile). Alla fine costano 10 volte a fronte di un ridotto ingombro e un peso assai inferiore, trovano la loro collocazione di nicchia nell'agonista xc che la porta come soluzione "estrema" di scorta con notevole risparmio peso, o dagli ossessionati dai pesi sulla bici o nello zaino, che magari guardano il grammo ma trascurano i dieci killi di marsupio "naturale" che si portano nella pancia..