Pässilä Hamari: un martello scandinavo in acciaio

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Lo scorso febbraio vi abbiamo presentato la gamma di telai in titanio di Pässilä Bicycles, un giovane brand finlandese che si è specializzato nella costruzione di telai hardtail nel più nobile dei metalli vili. Oggi Pässilä presenta un nuovo telaio che ha battezzato Hamari e che inaugura l’inizio della produzione di telai in acciaio al cromo che vanno ad affiancare la gamma in titanio.



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Il nome Hamari deriva da un enorme martello alimentato da mulini ad acqua che veniva usato dagli antichi fabbri scandinavi per forgiare l’acciaio. I ragazzi di Pässilä hanno omaggiati i loro antenati con questo telaio in acciaio al cromo 4130 dotato di geometrie piuttosto aggressive, dedicato all’uso all mountain o più in generale al divertimento in discesa con una buona propensione alla salita.

Si può montare in diverse versioni di diametro ruota: 29″, 29+ o 27.5+. La forcella prevista di serie ha 140mm di escursione. Le geometrie sono decisamente aggressive, lunghe e distese.

Dettagli

  • Acciaio al cromo 4130 a doppio spessore con trattamento termico
  • Verniciatura anti corrosione ED con finitura opaca
  • Diametro reggisella: 31.6mm
  • Collarino sella incluso
  • Movimento centrale BSA 73mm filettato
  • Serie sterzo superiore 44.0mm – inferiore 56.0mm
  • Mozzo 148x12mm
  • Perno M12xP1.75 incluso
  • Attacco guidacatena ISCG-05
  • Passaggio copertoni in taglia S: 29×2.6″ / 27.5×2.8″
  • Passaggio copertoni in taglia M-XL: 29×3.0″ o 27.5×3.0″
  • Doppio portaborraccia
  • Passaggio tubo freno e guaina cambio esterno, sotto al top tube
  • Passaggio cavo telescopico interno al telaio
  • Tubo sella ininterrotto per reggisella a lunga escursione
  • Prezzo del telaio: 889€
  • Prezzo della bici completa: 2.799€

passilabicycles.com

 

Commenti

  1. lorenzom89:

    Dipende sempre da dove uno gira. Nei percorsi che faccio io mi capitano anche discese da 20/30 minuti e scendendo con la full dopo un po' le gambe bruciano un bel po'.. non oso pensare se avessi la front..
    Io VdA, salite su poderali e discese su sentieri escursionistici, lunghi ma li scelgo nn difficili. Comunque oltre al manico io aggiungerei anche una buona preparazione fisica ( ecco io ho più allenamento che manico). Fondamentale anche quello, oggi ho patito un po’ la salita è la discesa l’ho fatta col freno a mano tirato. Diciamo che la front affatica molto di più in discesa.
  2. gizzo72:

    Io VdA, salite su poderali e discese su sentieri escursionistici, lunghi ma li scelgo nn difficili. Comunque oltre al manico io aggiungerei anche una buona preparazione fisica ( ecco io ho più allenamento che manico). Fondamentale anche quello, oggi ho patito un po’ la salita è la discesa l’ho fatta col freno a mano tirato. Diciamo che la front affatica molto di più in discesa.
    Dipende dalle front e dipende dalle discese. Io per esempio sono un fan delle front fino ad un utilizzo cross country / trail leggero, ma nell'enduro non le utilizzerei mai perchè su terreni particolarmente accidentati, l'assenza dell'ammortizzatore diventa realmente penalizzante, soprattutto per braccia gambe e schiena.
    Nell cross country (non quello di coppa del mondo che ormai non è più cross country), la front può essere anche più appagante della full, perchè sprigiona una grande energia di avanzamento senza sacrificare niente della forza impressa ai pedali, cosa che nessuna full può eguagliare al 100%
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